Beirut. Si rivivono i fantasmi della guerra civile
Dopo gli scontri di ieri pomeriggio davanti al governo, la tensione in città è rimasta molto alta. Nella serata di ieri, si sono rivisti i posti di blocco predisposti dai miliziani del partito “Futuro” in varie zone di Beirut, facendo rivivere in città i fantasmi della guerra civile. Diversi cittadini, colpevoli di provenire da Beirut sud, o per avere un cognome sciita, sono stati selvaggiamente aggrediti e le loro auto date alle fiamme. In azione anche dei cecchini posizionati sui tetti dei palazzi che hanno terrorizzato la popolazione, provocando diversi feriti. Ieri sera era praticamente impossibile uscire o accedere in Città.
L’episodio più grave è accaduto a Tripoli, dove una bambina di nove anni è rimasta uccisa dalla vile azione di un cecchino. Questo clima di violenza è stato innescato dalle scellerate parole pronunciate ieri dal leader del partito “Futuro” Saad Hariri, che ha fomentato i suoi sostenitori alla rivolta contro il governo, gettando altra benzina sul fuoco. I “Signori” di Beirut che vivono tra Parigi e Gedda sono occasionalmente ritornati in città, e forse, vogliono giocarsi le loro ultime carte, come sempre, sulla pelle dei libanesi.
di Giovanni Sorbello