Hamas ringrazia l’Iran per il sostegno incondizionato
Il leader del Movimento di Resistenza palestinese, Hamas, ha ringraziato il principale comandante militare iraniano, il generale Qassem Soleimani, per aver offerto un sostegno incondizionato alle Forze palestinesi nella difesa della città santa di al-Quds (Gerusalemme).
Nel corso di un’intervista con Al-Mayadeen Tv, Yahya Sinwar, il capo di Hamas nella Striscia di Gaza, ha ammirato il comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), il maggiore generale della Forza Quds, Qassem Soleimani, per aver assicurato ai gruppi palestinesi l’incrollabile sostegno dell’Iran nel proteggere Al-Quds e mantenere la città santa come capitale della Palestina.
Il principale comandante iraniano non ha stabilito alcuna condizione per sostenere i gruppi palestinesi, ha aggiunto Sinwar, dichiarando di aver offerto alla Palestina qualsiasi supporto necessario per difendere Gerusalemme. Il funzionario palestinese ha inoltre espresso la disponibilità di Hamas a lavorare con qualsiasi partito disposto ad aiutare la Palestina, a contribuire alla sua stabilità e ad alleviare le sofferenze della nazione palestinese.
Nelle scorse settimane, il generale Soleimani ha avuto una conversazione telefonica con i comandanti delle Brigate Izz ad-Din al-Qassam – l’ala armata di Hamas – e il comandante delle Brigate Al-Quds del Jihad islamico a Gaza, esprimendo la disponibilità dell’Iran a fornire alle Forze palestinesi della Resistenza islamica qualsiasi supporto necessario per difendere la Moschea di Al-Aqsa nella città santa di Quds. L’alto generale iraniano ha dichiarato che altre forze della Resistenza nella regione sono pronte a difendere la Moschea di Al-Aqsa.
Questa dichiarazione arriva in un contesto di forti proteste nei territori palestinesi in seguito alla decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come capitale del regime israeliano.
Israele ha occupato Gerusalemme orientale alla fine della guerra del 1967, annettendo l’area nel 1980 e mettendola sotto suo dominio esclusivo. Secondo il diritto internazionale, l’area è considerata territorio occupato.
di Redazione