La Cina costruirà cinque ospedali in Iran
A Pechino, alla presenza del ministro della Salute iraniano, Seyyed Hassan Ghazizadeh Hashemi, le autorità cinesi hanno firmato un contratto per la costruzione di cinque ospedali in Iran.
L’Exim Bank of China e la China Development Bank forniranno un finanziamento di due miliardi di dollari per costruire cinque ospedali in Iran, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa statale iraniana Irna.
Il contratto comprende due ospedali da mille posti letto per la Shahid Beheshti University di Teheran, un ospedale da mille posti per l’Università delle Scienze mediche dell’Iran, un ospedale da 330 posti letto e un ospedale da 540 posti letto per l’Università iraniana delle Scienze mediche.
Il ministro della Sanità iraniano, Seyyed Hassan Ghazizadeh Hashemi, a capo di una delegazione di salute e medicina in Cina, è arrivato sabato scorso a Beijin ed ha in programma di incontrare il ministro della Salute cinese. Gli ospedali costruiti dai cinesi saranno pronti in un periodo di quattro anni sotto la supervisione del ministero della Salute iraniano. Domenica scorsa, la comunità iraniana in Cina ha aperto la loro prima conferenza scientifica annuale alla presenza del ministro della Salute iraniano, Hassan Ghazizadeh Hashemi.
Pechino è interessata alla stabilizzazione dell’Asia Centrale e del Medio Oriente a causa del suo progetto strategico “Le Nuove Vie della Seta”; con esso intende estendere la sua influenza in quelle regioni e costruire un corridoio logistico che la unisca all’Europa. Per farlo gli occorre contrastare l’infestazione del terrorismo, che ha già cominciato a svilupparsi nella sua regione del Xingkiang, e stabilizzare il Medio Oriente.
A seguito degli sviluppi nell’area, la Cina si è avvicinata al blocco costituito dalla Russia e dall’Asse della Resistenza, giudicato l’unico che combatte la destabilizzazione della regione. Inoltre, reputa che in Iran ci siano i presupposti per una solida collaborazione economica oltre che militare; di qui i sempre nuovi accordi stretti in funzione di una coincidenza d’interessi.
di Redazione