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Esercitazioni militari Iran-Iraq sul confine con il Kurdistan

Il vice capo dello staff iraniano delle Forze armate dell’Iran, il Brigadiere generale Massoud Jazayeri, ha presentato sabato scorso il piano delle esercitazioni militari congiunte Iran-Iraq lungo il confini con la regione del Kurdistan, previste per i prossimi giorni, in linea con la politica di Teheran nel sostenere il governo centrale di Baghdad, dopo il recente referendum di indipendenza della regione semi-autonoma.

A dispetto della dura opposizione dell’Iraq, il governo regionale di Kurdistan (Krg) ha tenuto un referendum non vincolante il 25 settembre sulla secessione dal governo centrale di Baghdad. I risultati ufficiali hanno mostrato che il 92,73% degli elettori ha sostenuto la secessione. La quota di partecipazione è stata fissata al 72,61%.  I principali partiti regionali e internazionali hanno espresso seria preoccupazione per la mossa secessionista, perché aggraverebbe i problemi del Paese, già occupato delle operazioni anti-terroristiche contro Daesh.

Jazayeri ha inoltre affermato che i comandanti di alto livello delle forze armate dell’Iran hanno tenuto una riunione, presieduta dal presidente del capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane, il Maggiore generale Mohammad Baqeri, nel corso della giornata per discutere le richieste ufficiali del governo iracheno a Teheran in seguito al referendum.

Ha aggiunto che la riunione era “in linea con le politiche dichiarate della Repubblica Islamica dell’Iran per contribuire a salvaguardare la solidarietà e l’integrità territoriale dell’Iraq, in seguito anche ad una richiesta del governo iracheno per la cooperazione con la Repubblica Islamica dell’Iran sulla creazione dell’autorità governativa lungo il confine dei due Paesi”.

Jazayeri ha sottolineato che i partecipanti alla riunione hanno ancora una volta sottolineato l’importanza di salvaguardare l’integrità territoriale dell’Iraq ed hanno espresso la loro opposizione al referendum “illegale” tenuto nella regione del Kurdistan settentrionale. Hanno inoltre adottato le “decisioni necessarie per stabilire la sicurezza lungo le frontiere e ricevere le forze del governo centrale iracheno per l’espletamento di posti di confine”, ha aggiunto.

La riunione di sabato si è svolta tre giorni dopo i colloqui tenuti a Teheran tra il capo dello staff delle forze armate iraniane e il suo omologo iracheno il generale Othman al-Ghanmi. La questione del terrorismo, il voto di indipendenza curda e questioni di reciproco interesse erano stati tra i temi principali discussi nella riunione di mercoledì tra i capi militari dell’Iran e dell’Iraq.

L’Iran e la Turchia si sono opposti al referendum curdo in Iraq, avvertendo che il voto potrebbe portare ad un’ulteriore instabilità in tutto il Medio Oriente, una regione già devastata da numerosi conflitti e minacce terroristiche.

di Cristina Amoroso

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