I terroristi del Mek a Parigi coccolati da mezza Europa
Come ogni anno il Mek, l’Organizzazione terroristica Mujahedin Khalq, sabato primo luglio ha tenuto la sua cosiddetta riunione annuale a Parigi nel centro fieristico di Villepende, donando il viaggio di lusso a membri anziani dell’amministrazione Trump; tra gli ospiti eccellenti l’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani e il principe saudita Turki al-Faisal.
Alcune presenze eloquenti
L’ex segretario del Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Tom Ridge è un avvocato ben pagato dal Mek. Insieme ad alcuni suoi colleghi, Ridge è stato pagato migliaia di dollari per i suoi discorsi a sostegno del gruppo così come i suoi voli di prima classe in Francia e le sue camere di lusso a Parigi ogni anno.
Altre figure politiche senior vicine alla cerchia interna di Trump associate al Mek e partecipanti alle riunioni annuali di Parigi includono il senior repubblicano Newt Gingrich, l’ex direttore della Cia James Woolsey e l’ex ambasciatore americano alle Nazioni Unite, John Bolton.
Secondo un rapporto della Associated Press, la segretaria di Trump Elaine Chao ha ricevuto 50mila dollari per un discorso di cinque minuti che ha tenuto nel 2015 a un incontro nella capitale francese Parigi, organizzato dall’ala politica del Mek.
Sabato era sotto i riflettori anche l’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani. A gennaio, Giuliani e altri ex funzionari statunitensi hanno scritto una lettera a Trump invitando la nuova amministrazione a “stabilire un dialogo” con l’ala politica del Mek.
Anche il principe saudita Turki al Faisal, ex capo dell’intelligence saudita e zio dell’attuale ministro della Difesa, il principe Mohammed bin Salman, è anche un convinto sostenitore del Mek. Casa Saud è tra i principali finanziatori dell’organizzazione terroristica del Mek. Il discorso di quest’anno è rivelatore dell’anima wahhabita, che dichiarandosi “onorato” di partecipare all’evento, ha parlato del leader supremo iraniano Ayatollah Ali Khamenei e dei funzionari iraniani che devono essere portati davanti alla giustizia per i loro “crimini contro il popolo iraniano”, descritto come “prime vittime” del regime iraniano.
Dichiarazioni dell’Iran
Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha espresso il rammarico che l’organizzazione terrorista Mujahedin-e Khalq sia stata autorizzata a svolgere le proprie attività in Francia. La presenza e le attività del Mek in Francia sono considerate “un punto cruciale” nei rapporti tra Teheran e Parigi, ha dichiarato Zarif all’Irib in un’intervista pubblicata sabato, un giorno dopo aver concluso la sua visita di due giorni nella capitale francese.
“Durante i nostri colloqui con i funzionari francesi, abbiamo sollevato questo tema come un punto cruciale nei nostri rapporti e loro hanno anche sottolineato che non hanno alcun legame con questo gruppo. La natura terroristica del Mek non è nascosta a nessuno, tutti i Paesi regionali ed europei sono consapevoli degli atti terroristici del gruppo”, ha affermato Zarif.
Alcuni “regimi reazionari nella regione stanno ancora una volta capitalizzando su questo gruppo come lo hanno fatto in passato”, la Repubblica Islamica è consapevole che l’Arabia Saudita è in collusione con il Mek e che fornisce sostegno finanziario da quando l’Iraq ha imposto la guerra all’Iran negli anni ’80. Il regime di Al-Saud ha deciso di pubblicizzare la sua cooperazione con il gruppo terroristico sin dall’anno scorso partecipando alle sue riunioni.
Tutte queste mosse mostrano la disperazione degli avversari della Repubblica islamica che non hanno avuto altra scelta se non quella di ricorrere a certi gruppi per cercare di raggiungere i propri “obiettivi minacciosi”. Il Mek è il gruppo terroristico più odiato tra gli iraniani a causa della sua brutale storia di assassini e attentati, oltre al sostegno fornito all’ex dittatore iracheno Saddam Hussein nella sua guerra di otto anni contro l’Iran negli anni ’80.
di Cristina Amoroso