Il movimento di Resistenza palestinese Hamas, che governa la Striscia di Gaza, ha presentato un nuovo documento politico, che prevede l’accettazione di uno Stato palestinese costituito dai territori occupati da Israele nel 1967 durante la Guerra dei Sei Giorni.
Il leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha assicurato che il documento in nessun modo equivale al riconoscimento di Israele. Già nel 2006, Hamas aveva firmato un documento di conciliazione con le altre fazioni palestinesi che prevedeva uno Stato indipendente palestinese sulla base dei confini del 1967.
Il movimento di Resistenza palestinese ha riferito che a giorni comunicherà anche il nome del suo nuovo leader. L’alto funzionario di Hamas, Ismail Haniyeh ha dichiarato domenica che i risultati delle elezioni interne saranno annunciati “nei prossimi giorni”, probabilmente entro il 15 maggio. Voci interne al movimento palestinese affermano che quasi certamente sarà Haniyeh a prendere il posto dell’attuale leader di Hamas, Khaled Meshaal.
Haniyeh è stato eletto primo ministro palestinese nel corso delle elezioni parlamentari palestinesi del 2006, che ha visto una schiacciante vittoria del movimento. Da allora, l’Occidente ha boicottato il movimento palestinese ed emanato tutte una serie di sanzioni che stanno soffocando i quasi due milioni di abitanti dell’enclave costiera.
Lo scorso febbraio, il movimento di Resistenza islamica ha nominato un membro di alto rango della sua ala militare come suo nuovo leader nella Striscia di Gaza. Yahya Sinwar, un alto comandante delle Brigate Ezzedine al-Qassam, è stato eletto a capo dell’ufficio politico del movimento a Gaza. Sinwar è molto vicino all’Asse della Resistenza (Iran-Hezbollah).
di Redazione
