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L’Iran respinge le “prediche” inglesi sui diritti umani

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Bahram Qassemi ha respinto come “infondate” e “provocatorie” le recenti dichiarazioni sui diritti umani in Iran rilasciate giorni fa alla Camera dei Lord dal ministro di Stato britannico del Foreign and Commonwealth Office Joyce, Anne Anelay.

diritti umaniAnelay aveva espresso preoccupazioni per la donna britannica di origine iraniana, Nazanin Zaqari, riconosciuta colpevole di aver fomentato nel 2009 i disordini post-elettorali in Iran. La donna è stata arrestata l’anno scorso all’Imam Khomeini International Airport.

Qassemi anche messo in guardia circa la politicizzazione dei diritti umani come strumento per esercitare pressione sui Paesi sovrani. Il funzionario ha inoltre espresso sorpresa e disappunto che la Gran Bretagna, con un tale record desolante di violazioni dei diritti umani, stia predicando verso altri Paesi. Qassemi ha aggiunto che la politica di Londra nei confronti del Medio Oriente e del Golfo Persico ha portato solo instabilità e violenza nella regione.

In un’altra osservazione anti-iraniana fatta nel mese di dicembre, il primo ministro britannico Theresa May ha dichiarato che era “chiaro agli occhi di tutti” circa “la minaccia” che l’Iran rappresenta per la regione”. Rivolgendosi più di un mese fa al vertice annuale del Consiglio di cooperazione del Golfo Persico nella capitale del Bahrain Manama, la May ha sottolineato che l’Inghilterra avrebbe aiutato il Consiglio a contrastare le attività iraniane nella regione. Il Leader della Rivoluzione Islamica Ayatollah Seyed Ali Khamenei ha reagito alle sue osservazioni, condannando il governo britannico definendolo “i disabili della vecchia politica coloniale”.

Nazanin Zaqari è stata arrestata il 3 aprile scorso e rinchiusa nel carcere di Kerman. L’agente inglese stava lavorando per i media britannici coinvolti nella campagna di propaganda contro la Repubblica islamica. Nazanin Zaghari gode di regolari contatti con la sua famiglia e il suo avvocato, in quanto in Iran, a differenza di tanti altri Paesi, i diritti umani si rispettano. 

Alla luce degli ultimi avvenimenti, fa riflettere la scelta quantomeno azzardata dell’attuale governo iraniano di permettere la riapertura dell’ambasciata britannica a Teheran. La Gran Bretagna è stata da sempre tra i protagonisti assoluti delle aggressioni e dei crimini commessi contro il popolo iraniano. Sarebbe opportuno non dimenticarlo.

di Giovanni Sorbello

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