Inaugurata Ambasciata palestinese in Vaticano
Il giorno 14 gennaio, alla vigilia della Conferenza Internazionale per la Pace in Medio Oriente di Parigi, il presidente palestinese Abu Mazen ha incontrato il Pontefice a Roma in occasione della inaugurazione dell’Ambasciata palestinese nello Stato Vaticano.
I ventitré minuti di colloquio, trascorsi in un clima cordiale e disteso, hanno sugellato l’Accordo globale sancito nel giugno del 2015 tra Santa Sede e Palestina in merito alla vita ed alle attività della Chiesa nella società palestinese.
“La Santa Sede ha riconosciuto la Palestina come Stato indipendente e spero che altri Paesi seguano l’esempio del Vaticano”, ha dichiarato Abu Mazen durante la conferenza stampa.
Nei colloqui si è posto l’accento sulla tensione nei territori occupati di nuovo acuita nei giorni scorsi in seguito alla dichiarazione del neo eletto presidente statunitense di voler trasferire l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. “Questa operazione potrebbe incidere pericolosamente sui processi di pace nella regione e sulla prospettiva dei due Stati”, ha continuato Abu Mazen.
Il Presidente palestinese teme che tale azione possa consolidare il controllo di Israele nella città vecchia rendendo quindi estremamente difficile la possibilità di fare di Gerusalemme la capitale del futuro Stato Palestinese. Ha pertanto auspicato che la posizione del Vaticano possa in qualche modo fungere da esempio e lanciare un forte messaggio al presidente Trump ed all’intera comunità internazionale.
In occasione del discorso al corpo diplomatico, Papa Francesco ha rinnovato l’appello “affinché riprenda il dialogo fra Israeliani e Palestinesi perché si giunga ad una soluzione stabile e duratura che garantisca la pacifica coesistenza di due Stati all’interno di confini internazionalmente riconosciuti”.
Nel comunicato della Sala stampa vaticana, si afferma anche che nell’incontro non si è mancato di ricordare l’importanza della salvaguardia del carattere sacro dei Luoghi Santi per i credenti di tutte e tre le religioni abramitiche.
di M.I.