di Giovanni Sorbello
In un discorso tenuto questa mattina a Damasco, il presidente siriano Bashar al-Assad, ha voluto ricordare le sofferenze che patisce il popolo siriano, a causa di questa vile aggressione straniera contro il paese.
Il presidente ha invitato l’opposizione al dialogo e ad eleggere un nuovo governo, per fare nuove riforme e una nuova Costituzione.
“La guerra in Siria non è un conflitto civile tra siriani, bensì è una guerra voluta dall’imperialismo mondiale contro il popolo e il governo siriano”. “Stann0 cercando di coinvolgere anche i palestinesi in questo conflitto, provando a farli schierare contro il nostro governo, forse per fargli dimenticare la loro causa e chi è il loro vero nemico,” ha dichiarato Assad.
Il presidente ha ringraziato l’Iran, la Russia e la Cina per la fiducia e il sostegno mostrato verso il popolo siriano. La Siria accetta il consiglio ma non l’ordine, l’aiuto ma non la tirannia. Assad ha dichiarato che la Siria tornerà più forte di prima e continuerà a sostenere la resistenza sia libanese che palestinese, poichè il nostro obiettivo rimane la liberazione della Palestina e delle alture del Golan.
Per quanto riguarda le cosiddette Primavere Arabe il presidente le definisce delle bolle di sapone, l’ennesimo inganno ordito dall’occidente.
Assad conclude il suo intervento dichiarando che il governo siriano è disposto a dialogare con tutti coloro che abbandoneranno le armi, il cui unico interesse sia l’unità della Siria. Le ultime parole Assad le riserva all’eroico popolo siriano, ringraziandolo per la sua resistenza e la pazienza mostrata nel sopportare questi crimini per tutto questo tempo.