Israele legalizza 4mila abitazioni di coloni ebrei
In Cisgiordania Israele si prepara a legalizzare 4mila abitazioni di coloni ebrei; è quanto emerge da una bozza di legge che ha ricevuto il consenso preliminare dei parlamentari della Knesset. Il provvedimento, presentato dal ministro dell’Istruzione Naftali Bennet, dovrà passare per il voto dell’aula, ma la sua approvazione è già scontata anche se potrebbe innescare serie conseguenze.
Negli Usa è in corso una transizione fra l’Amministrazione Obama, fredda verso il Governo Netanyahu e in particolare verso la sua politica di sostegno agli insediamenti illegali dei coloni in Cisgiordania, e quella di Trump, che promette di stringere ancora di più i rapporti con Israele e di rivedere la posizione ufficiale del Dipartimento di Stato, sin qui, almeno a parole, critica verso gli insediamenti sui terreni palestinesi.
La sfida gettata con la consueta arroganza in faccia all’Amministrazione uscente, potrebbe suscitare una reazione che complicherebbe il riavvicinamento con quella entrante. Temporeggiare anche pochi mesi sarebbe stato il comportamento di qualunque Esecutivo accorto, certo di trovare a breve un interlocutore assai più complice.
Un ragionamento logico, ma estraneo a Netanyahu, che fa delle forzature e dell’arroganza l’unica sua via, anche quando tratta con chi ha promesso di aiutarlo senza risparmio, e che la dice tutta sui rapporti fra il genero, l’immobiliarista miliardario ebreo Jared Kushner, e gli ambienti sionisti che contano. D’altronde, lo stesso Naftali Bennet ha presentato la sua proposta di legge come l’inizio della definitiva annessione degli ultimi pezzi di terra rimasti ai Palestinesi in Cisgiordania.
In un simile contesto, è semplicemente grottesco chi continua a parlare di trattative di pace o anche semplicemente di dialogo con l’entità sionista, che fa della brutale sopraffazione la prassi costante del suo imperialismo.
di Redazione