Italia e Israele unite dalla cyber security
Cyber security, intelligence e tecnologie antiterrorismo, questi i principali temi che saranno affrontati durante la Conferenza internazionale sulla sicurezza, la Israel HLS & Cyber 2016, che si terrà a Tel Aviv dal 14 al 17 novembre 2016. Israele è una nazione leader nel settore dell’antiterrorismo, dei progetti safe cities e nella gestione della sicurezza pubblica con tecnologie all’avanguardia messe a punto in decenni di occupazione dei Territori Palestinesi. La quarta edizione della Conferenza, che ha cadenza biennale, avrà come filo conduttore la Homeland security che verrà analizzata sotto diversi profili: dal cibercrime e counter-terrorism alla gestione di eventi di massa e della difesa di infrastrutture critiche. In altre parole l’HLS & Cyber è solo una dei tanti risvolti economici del regime di occupazione, considerando che molte delle tecnologie sono state testate e messe a punto direttamente sul campo.
La partecipazione italiana
L’Italia sarà partner fondamentale dell’evento con la partecipazione del capo della polizia, Franco Gabrielli, e di una delegazione di primo piano: da vari esponenti istituzionali e delle forze dell’ordine a rappresentanti di grandi aziende come Eni, Enav e Finmeccanica-Leonardo. Gabrielli sarà inoltre tra gli speaker di rilievo della conferenza, insieme ad Alfio Rapisarda, vice presidente senior del reparto sicurezza di Eni. Lo scambio di know how tra Italia e Israele porterà a rivedere e migliorare molte delle soluzioni e delle tecnologie messe in campo dalle due nazioni, sopratutto dall’Italia, nell’ottica dell’antiterrorismo. Sappiamo tutti qual è il prezzo che la popolazione palestinese paga per permettere a Israele di implementare i sistemi di sicurezza nazionale. Contromisure che non hanno consentito allo Stato Ebraico di trovare una soluzione permanente che garantisca una reale sicurezza per la propria popolazione civile.
Eppure, a livello istituzionale e nazionale, si continua a pretendere di occuparsi del sintomo senza mai curare la malattia. L’importante è scongiurare la minaccia cyber e dormire, almeno per un’altra notte, sogni tranquilli.
di Irene Masala