Israele elabora piano per costruire 2.500 unità abitative in Cisgiordania
di Giovanni Sorbello
Israele ha elaborato un piano per costruire 2.500 unità abitative in Cisgiordania, nonostante gli appelli internazionali per fermare l’ennesimo abuso.
I media di Tel Aviv hanno riferito che le unità per i coloni saranno costruite da Israele nel quartiere di Gilo, situato nel sud-ovest di Gerusalemme Est. Il progetto denominato “Quartiere degli ulivi” si estende su una superficie di circa 200 dunam nei territori occupati.
La maggior parte del terreno assegnato per le unità di coloni illegali è di proprietà privata, e circa il 30 per cento appartiene ai palestinesi che vivono all’estero. I contraenti del progetto hanno recentemente tenuto una riunione con le autorità locali, durante la quale hanno chiamato per la “esecuzione immediata” dell’iniziativa.
Il Ministero degli Esteri palestinese ha condannato il progetto di costruzione, affermando che Israele continua ad ignorare gli inviti della comunità internazionali per porre fine alla sua attività di colonizzazione illegali nei territori occupati. Il ministero ha inoltre invitato la comunità internazionale a ritenere Israele responsabile per le gravi conseguenze della sua ostruzione della cosiddetta soluzione a due Stati.
Lo scorso mese, il regime israeliano ha approvato il progetto per la costruzione di 770 di 1.200 unità di insediamento vicino alla città palestinese di Beit Jala. Israele ha anche aperto una gara per 323 unità negli insediamenti illegali di Gilo, Neve Yaakov, Pisgat Ze’ev e Har Homa.
In risposta, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) ha denunciato le mosse illegali del regime israeliano, riferendo che “è tempo di porre fine alla pericolosa illegalità di Israele”.
Negli ultimi mesi, Israele ha intensificato la sua violazione del diritto e delle convenzioni internazionali ed ha impiegato una serie di politiche violente e le leggi razziste contro il popolo palestinese, volte a distruggere sistematicamente le loro case e a rubare la loro terra.
La presenza e la continua espansione degli insediamenti israeliani nella Palestina occupata ha creato un ostacolo importante per gli sforzi per stabilire la pace in Medio Oriente. Oltre mezzo milione di israeliani vivono in più di 230 insediamenti illegali costruiti a partire dall’occupazione israeliana dei territori palestinesi della West Bank e Gerusalemme Est (1967).
Tutti gli insediamenti israeliani sono illegali secondo il diritto internazionale. Il regime israeliano ha sempre sfidato gli inutili inviti a fermare le espansioni degli insediamenti nei territori palestinesi occupati.