AmericaPrimo Piano

Stati Uniti, la guerra ora è in casa

di Cinzia Palmacci

Cinque agenti della polizia sono stati uccisi giovedì notte durante una sparatoria a Dallas in Texas. Pare si tratti di una vendetta per l’uccisione recente da parte della polizia di due afroamericani in Minnesota e Louisiana, oltre che per l’interminabile serie di violenze contro cittadini di colore.

La mattanza si è consumata da una posizione sopraelevata, a pochi metri dall’incrocio dove venne assassinato il presidente Kennedy. Le vittime non indossavano equipaggiamenti antiproiettili ma le normali uniformi. “La strage è opera di un unico cecchino”, afferma il segretario alla sicurezza nazionale Usa, Jeh Johnson. Il massacro degli agenti è iniziato intorno alle 21 prima con alcuni colpi isolati poi con diverse raffiche. Alla fine tre persone sono state fermate e un’altra, che si era nascosta in un garage nel cuore della città minacciando di far esplodere dei palazzi, è morta nello scontro a fuoco con la polizia dopo ore di negoziato.

Il sospetto ucciso è Micah Xavier Johnson 25 anni, incensurato, residente nell’area di Dallas e senza legami con gruppi terroristici. Il capo della polizia, David Brown, ha spiegato che il sospetto killer era infuriato per le recenti uccisioni di neri da parte della polizia e con i bianchi in generale. L’obiettivo era quindi colpire a morte poliziotti bianchi. Johnson era un ex soldato. Le tre persone fermate invece sono una donna che si trovava vicino al garage dove si era barricato il sospetto, e due persone all’interno di una Mercedes scura. Sono i complici del cecchino? Più tardi il sindaco di Dallas Mike Rawling rassicura: il killer è uno.

Obama da Varsavia per il vertice della Nato, ha condannato l’accaduto con un laconico: “La violenza contro le forze dell’ordine non può mai essere giustificata”. Il presidente ha anche espresso “profonda gratitudine” alla polizia, che ogni giorno fa un “lavoro difficile in maniera encomiabile proteggendo le nostre comunità”. Il Bureau per il Tabacco, l’Alcool e le armi da fuoco e l’Fbi hanno deciso di collaborare nelle indagini.

Mostra altro

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi