Migranti, il dramma dei bambini non accompagnati
L’Unicef ha dichiarato che la maggior parte dei migranti bambini che hanno attraversato quest’anno il Mar Mediterraneo dalla Libia verso l’Italia non erano accompagnati, rendendoli vulnerabili ad abusi e sfruttamento.
L’Agenzia internazionale per i diritti dei bambini ha affermato che il 92 per cento dei 7.600 bambini che hanno affrontato la pericolosa traversata tra gennaio e maggio sono minori non accompagnati. La portavoce Sarah Crowe ha dichiarato la scorsa settimana ai giornalisti a Ginevra, che la maggior parte dei ragazzi sono di età compresa tra i 15 e i 17 anni, ed arrivano dalla Somalia, dalla Nigeria e dall’Eritrea.
La Crowe ha aggiunto che i giovani sono stati vittima di abusi, prostituzione e pedofilia. Ad oggi – continua la portavoce – non è chiaro perché è sempre in aumento il numero dei minori che arrivano non accompagnati. L’osservatore per la migrazione (Oim) ha riferito che quest’anno 210mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo.
Inoltre, in un rapporto dal titolo “Viaggi fatali”, l’Oim ha osservato che almeno 60mila rifugiati sono morti negli ultimi venti anni durante i loro viaggi per giungere in un nuovo Paese. L’Oim ha sottolineato che le famiglie di questi rifugiati che sono morti, raramente sono venuti a conoscenza del tragico destino dei loro parenti.
di Redazione