State Comptroller: critiche sulle capacità di governo e militari nella guerra su Gaza
di Redazione
State Comptroller è l’ultimo report che fa tremare il governo israeliano. Nel documento su Operation Protective Edge, la guerra israeliana su Gaza del 2014, si accusa il governo Netanyahu e l’apparato militare di non aver messo al corrente il gabinetto sulla decisione di lanciare l’aggressione e di non aver condiviso le informazioni sulla portata della minaccia rappresentata dai tunnel della Striscia di Gaza.
A guidare la protesta c’è l’irriducibile Lieberman che parla di “incapacità decisionale, irresponsabilità del governo e di inadeguatezza a garantire sicurezza ai cittadini”. Per il leader di Israel Beituna è fuori discussione che la resistenza palestinese di Hamas andasse “estirpata alla radice”.
Il report è stato redatto da Yosef Shapira che fa emergere Benny Gantz come un leader militare incapace e privo di capacità operative nella guerra dei tunnel, la stessa che torna in auge in questi giorni con le imboscate dei militari israeliani nella Striscia di Gaza.
E’ presto per poter dire se questo report avrà o meno gli effetti simili a quello della Commissione Winograd contro Olmert sulla guerra in Libano nel 2006 quando l’allora leader militare Halutz si dimise. Per Netanyahu si tratta di accuse facilmente superabili e sfoggia le operazioni militari promosse in questi giorni su Gaza; incursioni, raid e morte. Nella guerra Operation Protective Edge Israele investì 250milioni di dollari per studiare un sistema di rilevamento dei tunnel.
In quei 50 giorni di infermo scatenato su Gaza (8 luglio-26 agosto) morirono 2.200 palestinesi,1.492 erano civili.
Fu la guerra dei bambini palestinesi; 547 le vittime al di sotto dei 12 anni rappresentando il 68% del totale. Sessantasette gli israeliani colpiti a morte tra militari e civili, compresi coloni.