Arriva in Italia il film “Muhammad” (as) di Majidi
Teheran – “Muhammad”(as) del rinomato regista iraniano Maijd Majidi, un kolossal iraniano sull’infanzia del Profeta dell’islam debutterà in Italia a metà gennaio con una speciale proiezione alla Casa del cinema di Roma. Lo ha annunciato un rappresentante della produzione del film, la compagnia Noor Taman.
Alla proiezione, pensata principalmente per autorità e mondo del cinema, saranno presenti il regista Majdi e altri protagonisti del film, cui ha partecipato anche il tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro con una numerosa squadra di operatori italiani.
L’iniziativa fa seguito ad un incontro svoltosi nelle scorse settimane a Roma tra il viceministro della Cultura Nicola Brunelli, il responsabile dell’Organizzazione per il cinema iraniano Hojatollah Ayoubi, il direttore della Farabi Cinema Foundation Alireza Tabesh e quello della Scuola del cinema Ruhollah Hosseini. Un incontro in cui si sono poste le basi di una futura collaborazione in campo cinematografico tra i due Paesi.
Il film “Muhammad” è stato realizzato con un budget di circa 40 milioni di dollari ed è stato scelto per rappresentare l’Iran all’Oscar per il miglior film straniero.
“The Messenger of God”, diretto da Majid Majidi e co-scritto da un altro noto regista e autore sempre iraniano Kambuzia Partovi, è ambientato nel VI secolo ed è la prima parte di una trilogia sulla vita del Profeta dell’Islam. Le riprese sono avvenute in gran parte in Iran, dove è stata ricostruita appositamente una città identica alla Mecca del sesto secolo, a poca distanza della città iraniana di Qum e anche in Sudafrica, nella città di Bela Bela.
La trama
Abraha, il governatore abissino dello Yemen, a capo di un grande esercito in cui c’era un grande numero di elefanti marciò su Mecca con un enorme esercito di elefanti per distruggere la Ka’aba e spostare il centro di pellegrinaggio a San’a.
Giunti nelle vicinanze della Ka’aba gli elefanti nonostante le blandizie e le percosse, rifiutarono ostinatamente di avanzare. Apparvero poi una miriade di uccelli che scagliarono sugli Abissini e sui loro alleati un flagello sotto forma di pietre durissime e mortali che “Li ridusse come pula svuotata”.
Proprio in quello stesso anno, che negli annali dei Coreisciti venne ricordato come “l’anno dell’Elefante”, Abd Allah figlio di Abd al-Muttalib morì durante un suo soggiorno a Yathrib (odierna Medina), e poco tempo dopo da sua moglie Aminah, figlia del capo di una delle più nobili tribù di quella città, nacque un bambino maschio cui venne imposto il nome di Muhammad. Il film racconta l’età pagana nell’Hijjaz caratterizzata dal politeismo e dall’ignoranza, attraverso gli occhi di Maometto dalla nascita fino all’età di 13 anni.