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Gli Usa e le follie di Trump: “Stop ai musulmani”

di Adelaide Conti

In campagna elettorale come in amore ogni cosa è permessa. Deve aver pensato il candidato repubblicano Donald Trump che con le sue ultime esternazioni ha sorpreso molti. Secondo uno studio di Pew Research: “C’è grande odio verso gli americani tra una grande fetta della popolazione musulmana”. E’ bastato questo per mettere in allarme il candidato, che non si è fatto sfuggire l’occasione per dire la sua, quasi in preda ad uno spasmo di esaltazione orale: “Chiudere l’accesso agli Stati Uniti per musulmani, fino a quando i nostri rappresentanti non avranno capito cosa sta accadendo”.

Il riferimento è ovviamente ai fatti accaduti a San Bernardino. Al magnate americano più famoso del mondo deve esser sfuggito che solo nell’ultimo anno, nel Paese, di sparatorie di massa ce ne sono state ben 335. E non certo esclusivamente per mano di terroristi, anzi. Solo tre di questi, avvenuti per altro in un lasso di tempo di 14 anni, possono considerarsi attentati per mano di terroristi e – fatto ancora più inquietante – sono stati eseguiti da cittadini statunitensi perfettamente integrati. Di queste persone, oltretutto, non si ha ancora la certezza di un loro presunto collegamento con organizzazioni come Al-Qaeda o l’Isis.

La proposta del candidato Trump, fortunatamente non ha trovato sostenitori. Infatti, il consigliere alla Sicurezza della Casa Bianca, Ban Rhodes risponde così alla proposta di impedire l’accesso dei musulmani negli Stati Uniti: “Sono parole totalmente contrarie ai nostri valori come americani, ma anche contrari alla nostra sicurezza”.

Ma si sa, in tempi di campagna elettorale evocare lo spettro del terrorismo, che colpisce mentre meno te lo aspetti e provoca vittime innocenti, fa sempre molta presa fra la gente. Forse, ci saremmo aspettati la stessa attenzione nei confronti delle ben 63 sparatorie avvenute all’interno delle scuole dall’inizio dell’anno. Forse, e ripetiamo forse, servirebbero provvedimenti urgenti per limitare l’accesso alle armi dei cittadini americani. Perché, dati alla mano, in America si muore più per mano di folli individui che agiscono in ordine sparso che per mano di reali tanto presunti terroristi.

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