PalestinaPrimo Piano

Strage di Mina: Mossad e Arabia Saudita dietro i rapimenti di personalità iraniane

Teheran - Il rientro delle bare dei martiri della strage di Mina
Teheran – Il rientro delle bare dei martiri della strage di Mina

di Giovanni Sorbello

L’agenzia al-Nahrain ha pubblicato giorni fa un rapporto in cui afferma che il Mossad, l’agenzia di intelligence degli Esteri di Israele, ha rapito un certo numero di funzionari, diplomatici e membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane (Irgc), durante la calca scatenata a Mina, nei pressi della città santa della Mecca, in cui morirono 4.700 persone.

Nella strage sono rimasti uccisi circa 470 iraniani, ma diverse decine risultano ancora dispersi. Sulle cause della ressa sono stati già pubblicati diversi report in cui si conferma che a scatenare la calca sono state appositamente le autorità saudite.

Al-Nahrain ha ottenuto informazioni anche da fonti diplomatiche europee a Bruxelles, che confermano che in realtà la strage avvenuta alla Mecca è stato un sabotaggio pre-pianificato al fine di rapire un certo numero di militari e diplomatici iraniani.

Secondo il rapporto di Al-Nahrain, tra le autorità rapite durante la ressa al pellegrinaggio del Hajj ci sarebbe l’ex ambasciatore iraniano in Libano, Ghazanfar Roknabadi. Roknabadi è considerato un importante membro dell’ufficio del leader supremo Ayatollah Ali Khamenei, oltre che una persona ben informata sui segreti dell’arsenale missilistico iraniano fornito ad Hezbollah.

Anche Ali Asghar Fouladgar, il capo dell’istituto per gli studi strategici dell’Irgc risulta attualmente disperso, così come Hussein Danesh, Fo’ad Mashghali, Ammar Miransari e Seyyed Hasan Hasani tutti membri dell’ufficio della Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei. 

Gli israeliani sono stati sempre molto ansiosi e pronti a tutto pur di scoprire i segreti dell’industria missilistica iraniana. La tesi avanzata in questo rapporto, avallata anche da informazioni provenienti da agenzie di intelligence europee, evidenzia l’elevato livello di coordinamento tra i servizi segreti di Riyadh e quelli di Tel Aviv. Sarebbe semplicemente utopico immaginare di poter effettuare il sequestro di personalità iraniane da parte del Mossad o agenzie occidentali, senza il supporto e la complicità saudita.

Mostra altro

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi