di Redazione
Che la provenienza del famigerato leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, fosse quantomeno sospetta era cosa oramai ovvia, ma le ultime rivelazioni della stampa americana confermano come questo soggetto sia semplicemente un balordo pescato nelle carceri Usa e “trasformato ad arte”, da chi di dovere, in un “califfo” pronto a ricoprire un ruolo ben definito nella nuova galassia del terrorismo internazionale made in Usa.
La Cbs News ha ottenuto una foto di un uomo che sarebbe poi diventato il capo del cosiddetto Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis), mentre era detenuto nel 2004 in una prigione militare Usa in Iraq. Nella foto, Abu Bakr al-Baghdadi è raffigurato con una divisa carceraria gialla mentre è detenuto all’interno di Camp Bucca. Una precedente inchiesta della Cbs News ha rivelato che Baghdadi era tra i 12 principali leader dell’Isis detenuti a Camp Bucca, una delle più tristemente famose prigioni americane in Iraq.
Baghdadi è stato arrestato durante un incontro con altri sospetti “ribelli” ed è stato trasferito nel carcere, dove vi è rimasto dal febbraio al dicembre 2004, per poi intraprendere dietro direttive Usa ben altre attività.
Funzionari degli Stati Uniti che hanno in passato lavorato a Camp Bucca hanno dichiarato alla Cbs News che il carcere era divenuto “una pentola a pressione per l’estremismo”. Al-Baghdadi ha fatto solo una apparizione pubblica da quando si è autodichiarato “califfo”, durante un sermone tenuto lo scorso giugno in una moschea di Mosul. Come nasce e sviluppa il terrorismo internazionale di certo non lo scopriamo oggi, da Bin Laden a Baghdadi, i registi sono sempre gli stessi.
