di Giovanni Sorbello
Nella follia criminale scatenata da Israele su Gaza, emerge una strage terrificante avvenuta la scorsa notte a Beit Hanoun, a nord della Striscia di Gaza, in cui sei civili tutti membri della stessa famiglia sono rimasti uccisi durante un attacco aereo israeliano che ha completamente distrutto la loro casa.
Tra le vittime innocenti di questo massacro ci sono anche una donna e un bambino. Il Ministero della Sanità di Gaza ha comunicato anche i nomi dei martiri: Doniya Mahdi Hamad, 16 anni; Hafedh Muhammad Hamad, 30 anni; Ibrahim Muhammad Hamad, 26 anni; Mahdi Muhammad Hamad, 46 anni e Fawziya Khalil Hamad, 62 anni. Gli equipaggi delle ambulanze stanno ancora cercando di recuperare il 6° corpo dalle macerie.
Mentre si inizia a seppellire i propri martiri, la furia devastante di Tel Aviv non accenna a fermarsi. Tra gli obiettivi colpiti ritenuti “sensibili” da Israele, ci sono anche Moschee, abitazioni civili e condotte idriche che hanno lasciato nelle ultime ore oltre 70mila palestinesi senza acqua. Il bilancio attuale dei raid è di 81 palestinesi uccisi e oltre 540 rimasti feriti.
Malgrado il tradizionale uso sproporzionato della forza da parte di Tel Aviv, la resistenza palestinese è riuscita a raggiungere con i propri missili ogni angolo di Israele, colpendo oltre a Gerusalemme e Tel Aviv, anche la città settentrionale di Haifa, colpita per la prima volta dalla resistenza palestinese con il nuovo missile R160. Le Brigate Al-Quds hanno sparato 14 razzi da 107 contro le postazioni militari israeliane di Nir Oz e Nahal Oz.
In questo drammatico Ramadan di sangue per la martoriata popolazione di Gaza, la Comunità internazionale non è riuscita a fare di meglio che condannare il lancio di razzi da Gaza, causa di stress per la popolazione israeliana. Ad ogni uomo di buon senso lasciamo la propria umana considerazione.
