Siamo in crisi? Comprate anche le gomme invernali
In Italia l’uso delle catene da neve potrebbe essere vietato per legge e obbligherebbe gli italiani a comprare le gomme invernali.
Naturalmente la manovra è passata sotto il più completo silenzio.
A darne notizia è il portale dell’Associazione sostenitori amici polizia stradale (Asaps) che segnala l’emendamento approvato nella seduta del 27/11/2012 dove si legge che: «dopo il comma 9, aggiungere il seguente: «9-bis. All’articolo 6, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, dopo la lettera f) è aggiunta la seguente: g) prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative».
«Insomma – si legge nel portale, nell’articolo a firma del presidente Giordano Biserni – con l’inserimento di quel comma in pratica ci possono togliere le catene e obbligarci all’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali. Il bello è che la decisione sarebbe rimessa direttamente all’ente proprietario della strada a cui spetterebbe l’adozione del provvedimento fuori dei centri abitati. Come dire – continua Biserni – che la provincia di Forlì potrebbe non prevedere l’obbligo esclusivo e quella di Bologna o Rimini invece sì. O ancora, una concessionaria autostradale potrebbe decidere per l’adozione in esclusiva degli pneumatici da neve e l’altra confinante no. Questo ovviamente significherebbe – di fatto – obbligo di pneumatici da neve per tutti e ovunque, a meno che un conducente non pensi di autolimitarsi e percorrere il solo tratto di strada provinciale, statale o autostrada non sottoposta a tale vincolo. Ancora una volta – conclude l’articolo dell’Asaps – c’è chi per difendere interessi di bottega gioca con le tasche e la sicurezza degli automobilisti. Chiediamo al Parlamento di non approvare un emendamento che risponde ad esclusive logiche di interessi settoriali e non di sicurezza e di lasciarci l’utilizzo delle catene così come è previsto dalla normativa attuale».