Libri. “La guerra dell’acqua”
È appena uscito per i tipi della romana Fuoco edizioni il saggio “Géopolitique de l’aue” di Suzanne Dionet-Grivet, nella versione italiana “La guerra dell’acqua”.
Il libro, come si evince facilmente dal titolo, analizza l’importanza che ha assunto al giorno d’oggi l’oro azzurro e come questo venga facilmente utilizzato come arma di ricatto nei confronti degli altri paesi.
In questo saggio molto corposo, oltre 300 pagine, la questione idrica viene affrontato in ogni sua possibile sfumatura. Per quanto nel mondo l’acqua abbondi, essa infatti non è a disposizione di tutti in egual misura e oltretutto i paesi più ricchi, sia da un punto di vista economico sia di disponibilità di questa materia, ne fanno un uso fin troppo disinvolto disperdendo quantità che potrebbero bastare a soddisfare il bisogno di intere comunità.
Circa un quarto della popolazione mondiale infatti non dispone di un qualsivoglia accesso diretto a questo bene primario, mentre il controllo delle fonti e dei servizi idrici è sempre più in mano alle grandi multinazionali; non è certo un caso se al Forum dell’acqua oltre a 170 paesi prendono parte anche numerose Ong e varie aziende private che non voglio certo perdere il prezioso business legato a questo bene.
Particolarmente interessante appare la parte riguardante i tanti conflitti in corso, o sul punto di esplodere, per via dell’acqua.
Tra israeliani e palestinesi tra i tanti motivi del contendere infatti c’è sicuramente il problema legato alle alture del golan ed all’egemonia israeliane sulle risorse idriche della regione. Che dire poi della Cina che tramite Tibet e le sue immense riserve idriche controlla e determina i destini degli stati vicini? Non è quindi un caso se già nel 1979 l’allora presidente egiziano Anwar al-Sadat poteva affermare “l’acqua è la sola ragione che potrebbe condurre l’Egitto di nuovo in guerra”, affermazione ripresa solo otto anni più tardi da Boutros-Gali che disse “la prossima guerra per l’acqua si svolgerà per il Nilo”.
La questione è quindi di vitale importanza specie considerando che secondo le più recenti ed attendibili statistiche entro 40 anni ci sarà un 34% di persone in più da nutrire sulla Terra, aspetto che ovviamente determinerà una dipendenza sempre più marcata verso la terra e l’acqua e sottintende la necessità di adeguate politiche economiche, sociali, agricole e soprattutto idriche.
Ciò ovviamente impone una legislazione che permetta a tutti un adeguato accesso alle risorse idriche anche per prevenire tutti i gravi disturbi sanitari derivanti dalla mancanza di acqua.
Libro molto ben articolato e minuzioso nei particolari appare destinato a tutti coloro che vogliano capire meglio il perché di molte guerre contemporanee e come anche l’acqua faciliti ed alimenti la divisione del mondo tra paesi ricchi e paesi poveri.
di Redazione