di Giovanni Sorbello Il corpo del leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, Yasser Arafat, è stato riesumato oggi per un’indagine sulla causa della sua morte.
Otto anni dopo la sua morte, i resti del corpo di Arafat sono stati spostati dal suo mausoleo nella città di Ramallah e trasferiti presso una moschea. Un gruppo di esperti francesi, russi e svizzeri hanno prelevato campioni dal suo corpo. Gli esperti dovranno restituire il corpo di Arafat nel giro di poche ore. Le autorità palestinesi erano presenti durante il processo di esumazione.
La decisione di riesumare il corpo di Arafat è stata presa dopo che i magistrati francesi hanno aperto un’inchiesta per omicidio per la sua morte, dopo aver scoperto nel mese di agosto alti livelli di polonio, sostanza altamente tossica e radioattiva sui suoi effetti personali.
Nel mese di luglio 2012, gli scienziati svizzeri hanno dichiarato che le prove attestavano un possibile avvelenamento con il polonio.
Arafat è morto in un ospedale militare a Parigi il 11 novembre 2004 all’età di 75 anni, a causa di un’emorragia cerebrale provocata da una rara malattia del sangue. I funzionari francesi hanno rifiutato di rivelare la causa esatta della sua morte, invocando le leggi sulla privacy. Nel tempo si è sempre più rafforzata l’ipotesi che sia stato il Mossad, ad avvelenare Arafat con il tallio, un elemento radioattivo.