PalestinaPrimo Piano

Striscia di Gaza, razionamento energia elettrica aggrava assedio

La Striscia di Gaza, sotto assedio a causa delle restrizioni imposte dall’occupazione israeliana col silenzio complice della cosiddetta “Comunità Internazionale”, vive da alcuni giorni una situazione di ulteriore disagio: il razionamento della fornitura di energia elettrica.

AssedioAlcune agenzie di stampa avevano riportato la notizia che l’unica centrale elettrica della zona costiera si fosse completamente fermata per mancanza di carburante, con la conseguenza di lasciare al buio molte zone della Striscia.

Mentre fonti locali riferiscono, piuttosto, di un razionamento dell’energia elettrica a circa sei ore al giorno. Prima il rifornimento di carburante avveniva attraverso i tunnel sotterranei con l’Egitto; con la distruzione dei tunnel, l’Autorità per l’energia di Gaza è stata costretta a rifornirsi di carburante israeliano con la mediazione dell’Anp, la quale, però, da buon sciacallo ha deciso di aumentare il costo.

L’autorità per l’energia di Gaza si trova nella condizione di non poter sostenere le spese di questo aumento, al punto da essere costretta a una riduzione dell’erogazione dell’energia elettrica. A fare le spese di tutto questo è la popolazione, la vita a Gaza è strangolata dall’assedio e dalla mancanza di carburante. Tutti ne sono colpiti, dai contadini agli studenti ai commercianti agli ospedali.

In tutto questo, le autorità egiziane aprono il valico di Rafah solo dietro il comando del regime israeliano.

Gaza sotto assedio, invivibile nel 2020

Un rapporto delle Nazioni Unite del 2017 ha previsto che nell’enclave assediata, che ospita circa due milioni di palestinesi, diventerà invivibile entro il 2020. “Oggi, con oltre il 53% di disoccupazione nella popolazione di Gaza e con oltre un milione di persone dipendenti da sussidi trimestrali dell’Unrwa, l’azione umanitaria preventiva delle agenzie delle Nazioni Unite e le rimesse dall’estero che hanno impedito a Gaza di tornare sull’orlo del collasso totale”, ha aggiunto l’Unrwa.

Dal 2008, Israele ha lanciato tre devastanti guerre contro la Striscia di Gaza, uccidendo migliaia di palestinesi e lasciando una vasta scia di distruzione attraverso l’enclave costiera.

di Manuela Comito

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi