Ripiomba nel sangue il processo di pace tra la Colombia e le Farc
Dopo un periodo di calma precaria e timidi tentativi di processo di pace, riesplode violento lo scontro tra governo colombiano e combattenti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc). Ieri nella città di El Doncello, situata nel dipartimento di Caqueta, roccaforte del blocco meridionale dei guerriglieri, uno scontro a fuoco tra esercito colombiano e militanti delle Farc ha provocato la morte di quattro soldati e sei membri delle Farc.
I combattimenti si sono verificati il giorno dopo che le Farc hanno annunciato di essere pronti a rilasciare un ex soldato statunitense catturato in precedenza, come un gesto di buona nell’ambito del processo di pace in corso con il governo colombiano. Il 15 luglio, all’inizio di un nuovo round di colloqui di pace tra il governo colombiano e le Farc, il capo negoziatore dei guerriglieri Ivan Marquez, ha dichiarato che la rivolta dopo quasi mezzo secolo di violenze, si sta avvicinando alla conclusione.
Secondo il governo, le due parti hanno già concordato riforme agrarie e le trattative si stanno ora concentrando sulla partecipazione delle Farc alla vita politica colombiana. I colloqui di pace che sono ancora in corso a Cuba, hanno aperto lo scorso novembre un nuovo spiraglio per giungere ad una vera e definitiva riappacificazione, per porre fine ad un conflitto che ha provocato 600mila morti, più di 3,7 milioni di sfollati e 15mila dispersi.