Obama, Romney ed il vecchio proverbio persiano che dice: “il cane giallo è fratello dello sciacallo”
“Sage Zard Baradare Shoqale!”. In puro persiano significa, che “il cane giallo è fratello dello sciacallo”. Un bellissimo proverbio che vuole dire che molte volte, due cose apparentemente differenti, in realtà poi, non sono nemmeno tanto differenti.
In realtà il proverbio della saggia tradizione persiana, calza a pennello con l’argomento più chiaccherato di queste ore e di questi giorni, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Da una parte sta Obama e dall’altra Romney, e nonostante le differenze nella forma e nello stile, gli obbiettivi dei due candidati sono precisamente gli stessi. Bisogna ammettere che i media occidentali hanno fatto davvero tanto per farci credere che ci sia una qualche differenza di fondo tra Obama e Romney, noi li possiamo anche ringraziare, ma ci scusiamo per il fatto di non essere asini.
Certo, considerando che queste righe vengono scritte a Teheran, e considerando che Teheran è capitale dell’Iran, e che l’Iran, per ragione o per torto, è da 34 anni il paese più “opposto” agli Stati Uniti in tutto il mondo, qualcuno potrebbe obbiettare ricordando che questa analisi non è oro colato e che proviene da un pulpito di parte.
Ma la questione interessante è che secondo gli ultimi sondaggi, gli americani stessi sanno che tra Obama e Romney la differenza è minima. Infatti i media americani hanno riferito che tra i 200 milioni di aventi diritto al voto negli States, 90 milioni non voteranno. Ovvero il 45% degli aventi diritto al voto; insomma il partito degli astenuti sarà sicuramente il primo e riceverà sicuramente molti più voti del prossimo presidente.
Insomma, anche se gli americani non conoscono il persiano, anche loro hanno capito che “il cane giallo è fratello dello sciacallo”.