Bashar al Assad: “Ci dispiace che alcuni Paesi arabi abbiano dimenticato che il vero nemico è Israele”
Il presidente siriano Bashar al Assad nel corso della sua intervista di questa sera su Al Manar Tv, ha dichiarato che la rivolta in Siria è nata morta, in quanto hanno cercato di fare una rivoluzione pagando dei mercenari. Non si può pensare di fare una rivoluzione pagando i rivoluzionari.
Hezbollah – continua Assad – combatte nella città di confine di Al-Qusayr per difendere il territorio libanese dai continui attacchi dei “ribelli”. Israele ha un obiettivo molto preciso, distruggere la nostra capacità militare e soffocare la resistenza.
Il vero cambiamento in questo conflitto è il coinvolgimento del popolo negli scontri; il popolo siriano – dichiara Assad – vuole aprire un fronte di guerra anche nel Golan. Per quanto riguarda l’accordo sulla fornitura del sistema missilistico russo S-300, l’accordo è stato raggiunto prima dell’inizio del conflitto siriano. Abbiamo già ricevuto una parte della fornitura e continueremo a ricevere le armi secondo gli accordi raggiunti.
Sulle condizioni per partecipare all’incontro Ginevra 2, Assad ha dichiarato che l’unica cosa da fare è indire un referendum per conoscere il parere del popolo.
Il governo libanese aveva dichiarato di avere una posizione neutra rispetto al conflitto – afferma Assad -, ma questo non è vero perché la maggior parte dei terroristi e delle armi sono entrate dal Libano. Ciò è accaduto grazie alla complicità di una parte del governo libanese.
Noi siamo certi della nostra vittoria, ci dispiace – conclude Assad – che alcuni Paesi arabi abbiano dimenticato che il vero nemico è Israele, e non certo la Siria o la resistenza libanese che non abbandoneremo mai.