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India e la rivoluzione del microcredito

India – Il microcredito è un sistema di piccoli prestiti destinati a famiglie aventi intenzione di aprire un’attività commerciale, ma troppo povere per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali.

Il fenomeno, che sta dando l’opportunità di una vita diversa a molte persone nelle zone più disagiate del mondo, è frutto dell’idea dell’economista e banchiere bengalese Mohammed Yunus che nel 1974 trovò così il modo di sostenere la popolazione indiana duramente provata dalle inondazioni e dalla terribile carestia che colpì il Bangladesh, ricevendo il Premio Nobel per la Pace nel 2006. Yunus sosteneva che la povertà dell’India non fosse dovuta alla pigrizia o all’ignoranza della popolazione, ma allo scarso sostegno da parte delle strutture finanziarie del Paese e che fosse quindi necessario educare le persone all’uso del denaro.

Nel 1976 fondò la Gremeen Bank, la prima banca ad erogare prestiti ai più poveri con un interesse del 2,5%, basandosi esclusivamente sulla fiducia nei confronti dei destinatari. Con il passare del tempo la Grameen Bank ha realizzato varie soluzioni per il finanziamento delle piccole imprese, offrendo, oltre al microcredito, mutui per la casa e per la realizzazione di moderni sistemi di irrigazione e di pesca, servizi di consulenza nella gestione dei capitali di rischio e di gestione dei risparmi.

Questo modello ha avuto molto successo, tanto da essere applicato in oltre venti Paesi in via di sviluppo e in numerose economie avanzate e la maggior parte dei progetti sono destinati soprattutto alle donne poiché, oltre ad essere garanti di maggior fiducia, di solito i loro profitti sono quasi sempre per certo indirizzati al sostentamento familiare.

Microcredito speranza per l’India

In India, le destinatarie sono riunite in gruppi solidali, solitamente formati da cinque donne tutte vicine di casa, che si sostengono vicendevolmente intervenendo in soccorso delle altre nel caso non tutte riuscissero a pagare la rata mensile del rimborso. Per questo si può affermare che l’unicità di questo sistema è la solidarietà e che il motore che lo muove sono la dignità e il senso comune delle persone.

Negli ultimi anni, il microcredito ha subito un tracollo a causa dell’ambizione delle banche di estendere le loro attività iniziando a concedere prestiti multipli senza tener conto del reddito dei destinatari, innalzando i tassi di interesse del 30% rendendone così difficoltosa la restituzione. Nonostante ciò, il sistema del microcredito indiano rappresenta un percorso innovativo di un welfare che parte dal basso e che è diventato strumento finanziario mondiale, e il suo scopo è quello di svilupparsi fino al punto di permettere ad una fetta sempre più ampia di popolazione disagiata di usufruirne.

di Laura Gargiulo

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