Libano. Proteste del clan Al-Miqdad contro la complicità della magistratura
I membri della potente famiglia Al-Miqdad ha manifestato oggi a Beirut, per sollecitare la magistratura ad accelerare le prove sul coinvolgimento dei loro parenti in una ondata di sequestri nel 2012.
Un centinaio di membri del clan Al-Miqdad hanno preso parte questa mattina alla protesta, bloccando Hadi Nasrallah street, nei sobborghi meridionali di Beirut.
Nel mese di agosto 2012, il clan Al-Miqdad ha rivendicato il sequestro di oltre venti siriani e un uomo d’affari turco, come rappresaglia per il rapimento di uno dei loro parenti, Hassan Miqdad, da parte del Libero esercito siriano in Siria.
La famiglia Al-Miqdad ha rilasciato tutti i prigionieri sotto la pressione l’esercito libanese.
Otto membri del clan Al-Miqdad, tra cui il leader Maher Miqdad e due cittadini siriani, sono stati arrestati in un raid dell’esercito libanese nel mese di settembre dello scorso anno.
Nel mese di gennaio il Tribunale Militare ha rilasciato Maher Miqdad dopo il pagamento di una cauzione di cinque milioni (Lire libanesi), per consentire la partecipazione al funerale di sua madre.
La crisi siriana si manifesta in Libano ogni giorno di più, l’incapacità mista alla complicità di una parte del governo libanese, rende ancora più inquietante ed incerto il futuro del Paese.