Asse della Resistenza e l’alleanza non scritta con l’Oriente

Nonostante i colpi ricevuti negli ultimi anni, l’Asse della Resistenza è stato in grado di dimostrare un’elevata capacità di adattamento e flessibilità. I membri dell’Asse della Resistenza godono di un forte sostegno delle comunità locali.
I movimenti dell’Asse, come Hamas ed Hezbollah, sono entità con reti politiche, economiche, militari e ideologiche interconnesse. Queste reti regionali hanno permesso ai membri dell’Asse di assorbire vari shock, compresi gli omicidi militari, come l’assassinio del generale Qassem Soleimani da parte degli Stati Uniti nel 2020.
Dopo il conflitto multilaterale con Israele, le forze dell’Asse della Resistenza sono entrate in una fase di sonno strategico: una pausa volta a preservare e ripristinare gradualmente le proprie capacità. Numerosi rapporti tracciano tendenze parallele nel riarmo, nella mobilitazione per il welfare e nell’integrazione economica e politica.
Hezbollah si sta riarmando e si rifornisce dai corridoi siriani, direttamente dall’Iran o dagli arsenali all’interno della Siria. Il gruppo sta anche cercando di espandere la produzione nazionale di armi e creare un’economia di difesa autosufficiente.
Mosca ha aiutato indirettamente l’Asse della Resistenza inviando armi come missili anticarro. Ci sono anche notizie secondo cui la Russia intende trasferire missili antinave avanzati alla Resistenza yemenita Ansarullah.
La Cina è diventata anche un fornitore essenziale di missili, droni e componenti elettronici per l’Iran. La cooperazione scientifica e di intelligence della Cina rafforza la capacità dell’Iran di ricostruire sistemi di attacco a lungo raggio e la sostenibilità delle reti proxy.
di Redazione



