Gaza: Israele distrugge siti storici, spariti migliaia di reperti
Lo storico palazzo Qasr al-Basha di Gaza, un sito di epoca mamelucca, è stato distrutto dai brutali attacchi israeliani, hanno dichiarato lunedì funzionari palestinesi. Hanno affermato che oltre 316 siti archeologici sono stati distrutti e più di 20mila reperti risultano dispersi dall’inizio del genocidio nell’ottobre 2023.
Ismail al-Thawabteh, capo dell’ufficio stampa del governo di Gaza, ha dichiarato che “le forze israeliane hanno sistematicamente ed estesamente distrutto i siti archeologici di Gaza nell’ambito di una politica volta a cancellare l’identità palestinese”.
I siti danneggiati includono strutture risalenti ai periodi mamelucco, ottomano, bizantino e islamico.
Il palazzo Qasr al-Basha, costruito su un antico sito riconosciuto dall’UNESCO, ha subito danni per circa il 70%, secondo l’esperto di patrimonio culturale Hamouda Al-Dahdar.
Situato nello storico quartiere di Al-Daraj a Gaza City, il palazzo era stato precedentemente restaurato dalle autorità palestinesi e convertito in un museo con preziose collezioni storiche prima della sua recente distruzione.
Oltre alla distruzione fisica, i feroci attacchi hanno causato la scomparsa di oltre 20mila rari manufatti che vanno dalla preistoria al periodo ottomano. Thawabteh ha descritto la perdita come “saccheggio organizzato, una pratica criminalizzata dal diritto internazionale”. Migliaia di manufatti di vario tipo sono scomparsi dopo l’irruzione delle forze israeliane nel museo, definendo l’attacco “un grave crimine culturale che colpisce l’identità nazionale e il patrimonio comune dell’umanità”.
di Redazione
