Le barbarie senza fine dei “ribelli siriani”
In Siria la giornata è stata drammaticamente segnata dall’ennesino atto criminale contro la popolazione civile. Questa mattina colpi di mortaio sparati dai mercenari del Libero esercito siriano, hanno centrato il campus dell’università di Damasco, provocando la morte di dodici studenti.
Sempre oggi diversi scontri sono avvenuti tra l’esercito siriano e bande di mercenari stranieri. Aspri combattimenti sono avvenuti nella provincia di Deir Ezzor, decine i terroristi rimasti uccisi.
Altri nove terroristi sono stati uccisi e molti altri sono stati feriti, nel corso di scontri con soldati siriani nei pressi di al-Jbeila. L’esercito ha distrutto anche diversi veicoli dei miliziani.
Decine di “ribelli” sono stati uccisi in uno scontro tra miliziani di al-Jabhat Nusra e il cosiddetto Libero esercito siriano nella periferia di Deir Ezzor, a causa di una disputa per la divisione del bottino dei saccheggi, la loro attività primaria dopo le stragi. Questi sono i “ribelli” riconosciuti e sostenuti dalla comunità internazionale.