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Gaza, morire in attesa del “permesso di vivere”

Nella situazione drammatica in cui versa la popolazione della Striscia di Gaza, almeno 170mila feriti necessiterebbero di cure che non possono essere praticate nella Striscia, questo è quanto afferma la Società di Soccorso Medico.

Il Ministero della Salute di Gaza ha comunicato ad Al-Araby TV che 983 pazienti sono morti mentre attendevano il permesso di viaggiare fuori dalla Striscia per cure mediche, mentre l’occupazione israeliana continua il suo blocco sulla regione.

Due anni dopo l’inizio della guerra a Gaza, la Striscia è ridotta in macerie: quasi 80mila persone uccise o disperse, oltre 20mila delle quali bambini, e il 90% del territorio distrutto. Dietro ogni statistica si nasconde una famiglia distrutta, un’aula scolastica ridotta al silenzio, un ospedale ridotto in macerie. Ciò che emerge non è solo la storia di Gaza, ma della più grande catastrofe umanitaria del nostro tempo, che continua a svolgersi sotto gli occhi di un mondo complice e vigliacco.

di Redazione

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