Diritti UmaniPalestinaPrimo Piano

Gaza, 70 milioni di tonnellate di macerie e 20mila ordigni inesplosi

Secondo una dichiarazione del Government Media Office (GMO), Gaza sta affrontando uno dei più grandi disastri edilizi e umanitari della storia moderna. La devastazione causata dall’aggressione militare israeliana ha prodotto oltre 70 milioni di tonnellate di macerie e lasciato più di 20mila ordigni inesplosi sparsi nell’area.

A metà ottobre 2025, le stime del GMO stimano il volume dei detriti tra i 65 e i 70 milioni di tonnellate, inclusi i resti di migliaia di case, edifici pubblici e infrastrutture vitali deliberatamente distrutti dalle forze israeliane. Questa distruzione diffusa ha trasformato Gaza in una zona disastrata, sia dal punto di vista ambientale che strutturale, ostacolando gravemente gli aiuti umanitari e le operazioni di soccorso.

Il GMO ha avvertito che la rimozione dei detriti dovrà affrontare gravi difficoltà a causa della quasi totale assenza di macchinari e attrezzature pesanti, conseguenza del continuo blocco imposto da Israele e del suo rifiuto di consentire l’ingresso di strumenti essenziali per il recupero. La chiusura totale dei valichi di Gaza e il calcolato impedimento da parte di Israele di fornire materiali necessari, come quelli utilizzati per il recupero delle salme, non hanno fatto che aggravare la catastrofe umanitaria.

A Gaza il mondo ha chiuso gli occhi

La dichiarazione sottolinea che, la triste realtà sul campo, impone alla comunità internazionale l’obbligo giuridico e umanitario di agire immediatamente. Ha esortato le potenze globali a fare pressione su Israele affinché riapra i valichi di frontiera e consenta la rimozione urgente e sicura delle macerie e degli edifici crollati causati dalla sua guerra incessante.

Gli ordigni inesplosi sganciati dalle forze israeliane a Gaza, rappresentano un rischio mortale sia per i civili che per gli operatori sul campo. Questi residuati esplosivi richiedono squadre specializzate di sicurezza e ingegneria prima che qualsiasi intervento di rimozione dei detriti possa iniziare in sicurezza.

A causa della portata senza precedenti della distruzione, il GMO ha richiesto l’elaborazione di un piano completo di gestione delle macerie. Questo dovrebbe includere siti designati per l’accumulo dei detriti, strategie per la gestione dei rifiuti pericolosi e strutture per il riciclaggio e lo stoccaggio temporaneo che diano priorità al ripristino della vita a Gaza in modo sicuro ed efficiente. Israele ha la piena responsabilità della catastrofe ambientale e strutturale di Gaza.

di Redazione

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi