In una dichiarazione rilasciata ieri in occasione del primo anniversario del martirio del leader Yahya Sinwar, il movimento Hamas ha dichiarato che “la fiamma della battaglia di Al-Aqsa Storm non si spegnerà. Il sangue dei nostri leader assassinati continuerà ad alimentare il cammino della Resistenza per le generazioni future”, ha aggiunto Hamas.
“È trascorso un anno intero da quell’eroica epopea testimoniata dal mondo intero, guidata dal comandante dell’operazione Al-Aqsa Storm, il martire Yahya al-Sinwar, che ha concluso la sua vita e la sua lotta, segnate da una determinazione e un sacrificio incrollabili, avanzando senza ritirarsi, rimanendo saldo nel cuore della battaglia e brandendo con aria di sfida un bastone in mano di fronte alla brutalità e ai crimini dell’occupazione”, ha affermato Hamas.
“Ricordiamo con orgoglio la nobile eredità e il percorso benedetto di Yahya al-Sinwar, che ha dedicato la sua vita alla Resistenza fin da giovane, rimanendo saldo e inflessibile per 23 anni di prigionia, sfidando i suoi carcerieri. Dopo il suo rilascio, ha continuato il percorso di preparazione, ricostruzione e pianificazione strategica, che è culminato con l’alba del 7 ottobre 2023, un momento che ha scosso l’occupazione, ne ha fratturato le fondamenta e ha infranto il mito del suo esercito. Alla fine è morto come martire sul campo di battaglia, pienamente impegnato in combattimento”, ha aggiunto Hamas.
“Il martirio del leader Yahya al-Sinwar e di tutti i leader che lo hanno preceduto sulla via della lotta per la liberazione e il ritorno non farà che rafforzare il Movimento, il nostro popolo e la nostra Resistenza. Rafforzerà la loro determinazione, rafforzerà il loro impegno sulla stessa strada e rinnoverà la loro lealtà al sangue e ai sacrifici di coloro che li hanno preceduti”, ha sottolineato Hamas.
di Redazione
