Lo specchio prima della missione

Parliamo spesso di cambiare il mondo, di riformare le nostre società, di illuminare le masse e di diffondere verità e moralità. Ma raramente ci fermiamo a guardarci allo specchio. La verità è che nessuno può purificare una società rimanendo impuro interiormente. Nessuna rivoluzione inizia dagli altri; inizia da sé stessi.
Questo mondo è pieno di persone che gridano per il cambiamento. Pretendono giustizia, moralità e fede da tutti coloro che li circondano. Eppure, quando la luce si rivolge verso l’interno, quelle stesse voci si spengono. Il campo di battaglia più duro non sono le strade, né i sistemi, è in realtà il cuore. È più facile costruire un movimento che sconfiggere l’ego. È più facile correggere gli altri che correggere se stessi.
Una persona il cui cuore è macchiato dall’arroganza, dall’egocentrismo o dall’ipocrisia non può purificare una nazione, fratelli e sorelle. Tenete presente che un gruppo che parla di rettitudine ma nutre rancori nascosti costruirà solo un’altra struttura corrotta, con un nome diverso. I semi che piantiamo nel terreno della società sono riflessi del terreno dentro di noi. Se le nostre intenzioni sono impure, i frutti marciranno prima di maturare.
L’Ayatollah Khomeini una volta disse: “Chi cerca di purificare una società non sarà in grado di raggiungere il proprio obiettivo se non è purificato. Non può correggere gli altri se non è corretto lui stesso”.
Questo implica che ogni riformatore, ogni attivista, ogni credente deve prima combattere la guerra silenziosa interiore. Chi emerge vittorioso da quella guerra irradierà naturalmente il cambiamento; man mano che la sua presenza stessa diventa un dialogo eloquente, il suo silenzio diventerà una lezione e la sua sincerità sarà una forza più grande di mille discorsi.
Prima di sognare di trasformare il mondo, dobbiamo porci questa domanda più e più volte: “Quale mondo vive dentro di noi?”. Perché nessuna anima può dare ciò che non possiede. E nessuna mano può purificare la terra se il cuore che la guida è ancora impuro. Ricordatelo.
di Redazione