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Cristiani massacrati da Hts in Siria

In Siria è in corso una nuova ondata di violenza nella regione a maggioranza cristiana di Wadi al-Nasara, situata nella provincia di Homs. Queste violenze hanno scatenato indignazione e disordini in seguito a un attacco mortale ai danni di giovani cristiani da parte di uomini armati legati a Hay’at Tahrir al-Sham (Hts).
Almeno tre persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite nella tarda serata di mercoledì nel villaggio di Anaz.

Cristiani presi di mira

Testimoni oculari riferiscono che uomini armati e mascherati, vestiti con uniformi simili a quelle dei mercenari di Hts, hanno aperto il fuoco su un raduno di giovani cristiani fuori da un ufficio locale, sparando circa 30 colpi. L’assalto ha scatenato proteste in tutta la valle, con i residenti che hanno eretto posti di blocco, incendiato i posti di blocco di Hts e bloccato strade principali. Uno sciopero generale ha paralizzato la vita quotidiana, mentre i negozi hanno chiuso in segno di solidarietà.

I ​​membri della comunità cristiana hanno accusato Hts di aver deliberatamente preso di mira i cristiani per intimidirli e sfrattarli, denunciando un andamento di molestie e violenze crescente dopo il cambio di regime. Molti hanno chiesto alle chiese di suonare le campane in segno di protesta.

Da quando Hts ha assunto il controllo di Damasco in seguito alla caduta del governo di Bashar al-Assad nel dicembre 2024, gruppi minoritari – tra cui cristiani, sciiti, alawiti e drusi – hanno segnalato crescenti timori per la loro sicurezza, la libertà religiosa e i diritti politici. Ripetuti attacchi, rapimenti e omicidi hanno aumentato l’ansia tra le minoranze.

Siria frammentata e nel caos

Ad aggravare le tensioni, sono circolati video inquietanti che mostrano forze Hts giustiziare civili drusi disarmati nella provincia meridionale di Sweida. I gruppi per i diritti umani accusano Hts di abusi diffusi, tra cui detenzioni arbitrarie, torture, esecuzioni extragiudiziali e sparizioni forzate.

Anche le preoccupazioni internazionali si sono intensificate in seguito alle notizie di potenziali colloqui di normalizzazione tra la Siria e Israele. Fonti non verificate affermano che gli sforzi degli Stati Uniti per facilitare gli incontri tra il leader di Hts, Abu Muhammad al-Jolani, e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu includono discussioni sul riconoscimento diplomatico di Israele e delle alture del Golan occupate. Queste aperture potrebbero incoraggiare le azioni militari israeliane in Siria, mettendo ulteriormente in pericolo le minoranze vulnerabili.

L’Unione Europea ha recentemente revocato le sanzioni contro la Siria, dopo che Hts ha manifestato la volontà di normalizzare i rapporti con Israele. I gruppi per i diritti umani hanno documentato la morte violenta di oltre 10mila persone in Siria da quando al-Jolani è stato insediato come presidente a Damasco. Affermano che non vi è stata alcuna assunzione di responsabilità per le uccisioni compiute dalle fazioni armate affiliate ad Hts.

Ancora una volta, l’Occidente tende a classificare i terroristi in “cattivi” e “buoni”, ma solo dopo aver ricevuto le direttive da Usa e Israele.

di Redazione

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