Hezbollah: il saluto di Naim Qassem a Nasrallah

Riportiamo il discorso pronunciato sabato scorso dal Segretario Generale di Hezbollah, lo Sceicco Naim Qassem, in occasione del primo anniversario del martirio di Sayyed Hassan Nasrallah e Sayyed Hashim Safieddine.
“Mio signore (Sayyed Nasrallah), la tua partenza è dolorosa, ma la tua luce splende. Hai piantato la Palestina nei nostri cuori e questa pianta è maturata in una Resistenza ferma e orgogliosa. La Resistenza che è stata diffusa è per tutte le religioni e per ogni essere umano sulla faccia della terra.
Il tuo approccio è eterno: hanno ucciso il tuo corpo affinché il tuo spirito si liberasse e diventasse eternamente vivente con Dio, e non troveranno conforto finché tu sarai presente in noi.
A Sayyed Hashim Safieddine: ci hai lasciato rapidamente, ma i tuoi effetti rimangono e continuano, e la promessa continua, se Dio vuole.
Al martire Hajj Ali Karaki (Abu al-Fadl): eri in Siria a sostenere questa marcia e hai partecipato a ogni battaglia di supporto, assumendoti la responsabilità di vice jihadista di Sayyed Nasrallah; la tua responsabilità è cresciuta e ne sei stato degno.
Abbiamo affrontato una guerra condotta da Israele con il supporto americano ed europeo. Il livello della guerra era alto e l’obiettivo era porre fine alla Resistenza sulla strada verso un “Grande Israele” in tutta la regione.
Se i cercapersone e gli attacchi radio, i leader di al-Radwan e l’assassinio di Sayyed Hassan Nasrallah e Sayyed Hashim Safieddine fossero avvenuti colpendo le capacità di qualsiasi esercito di qualsiasi Stato o gruppo di eserciti, sarebbero caduti, ma abbiamo ripreso l’iniziativa.
Abbiamo recuperato la capacità di combattere e siamo pronti a qualsiasi difesa per affrontare Israele. Le dichiarazioni di Barak affermano chiaramente che Washington vuole disarmare Hezbollah e che non armerà l’esercito per affrontare Israele. Non permetteremo il disarmo e condurremo uno scontro simile a quello di Karbala.
Il governo libanese deve porre la clausola di sovranità nazionale in cima alla sua agenda, e questo si realizza impedendo a Israele di rimanere in Libano. La causa palestinese è la causa centrale e i grandi di Gaza e della Palestina affrontano l’occupazione a nome dell’umanità.
La Resistenza lanciata dall’Imam Musa al-Sadr non può che essere vittoriosa e non c’è differenza tra il Movimento Amal ed Hezbollah: siamo una cosa sola sul campo.
Rendiamo omaggio all’Iran, alla sua leadership e al suo popolo, al grande Yemen, alla sua leadership, al suo popolo e alle forze armate, all’Iraq, all’onorevole riferimento delle Forze di Mobilitazione Popolare, agli studiosi, al popolo e al governo nel loro sostegno a Gaza e alla Palestina.
Questa terra, bagnata da queste grandi anime, scaccerà i sionisti e i nemici e apparterrà solo al suo popolo. Al popolo della Resistenza: nessuno può sconfiggervi e insieme saremo vittoriosi e mostreremo ai nemici la sconfitta del loro progetto”.
di Redazione