Gaza, aumentano nascite premature e malformazioni congenite

Dei medici di Gaza hanno riferito che la diffusa malnutrizione ha portato a un aumento di gravi malformazioni congenite, tra cui idrocefalo e spina bifida. L’idrocefalo è una condizione in cui il liquido cerebrospinale si accumula nel cervello, aumentando la pressione all’interno del cranio. I sintomi variano a seconda dell’età, dal di testa alla visione doppia.
La spina bifida è un altro disturbo congenito in cui la colonna vertebrale e le membrane che circondano il midollo spinale non riescono a chiudersi correttamente durante le prime fasi dello sviluppo fetale. I medici segnalano anche un aumento dei difetti del tubo neurale, gravi anomalie dello sviluppo che colpiscono il cervello e il midollo spinale, strettamente correlati alla carenza di acido folico durante la gravidanza.
Oltre all’idrocefalo e alla spina bifida, che possono causare grave disabilità o addirittura la morte se non curati, i medici hanno notato un aumento dei tassi di nascite premature, palatoschisi, ittero e cardiopatie congenite.
“Non ho mai visto così tanti bambini prematuri o malformati”, ha dichiarato Asaad Nawaja, pediatra presso il Nasser Medical Complex di Khan Younis. Parlando al Telegraph, ha descritto la situazione come opprimente per medici e infermieri. Nawaja ha aggiunto che la grave carenza di attrezzature mediche ha reso quasi impossibile la cura dei bambini nati con difetti congeniti.
Nell’ospedale al-Shifa di Gaza City, dove sono state recentemente confermate le condizioni di carestia, il neurochirurgo Maher Kamel ha riferito di aver operato nelle ultime due settimane sei neonati affetti da idrocefalo, di età compresa tra 15 giorni e quattro mesi.
Gaza: il prezzo nascosto della carestia
L’idrocefalo, causato dall’accumulo di liquidi nel cervello che provoca l’ingrossamento della testa, può essere trattato solo chirurgicamente inserendo uno shunt, un sottile tubo dotato di valvola che drena il liquido in eccesso, riducendo la pressione e prevenendo danni cerebrali.
“Il problema non è solo il numero di casi, ma il trattamento stesso. Abbiamo esaurito completamente gli shunt. Abbiamo solo tre sale operatorie, la maggior parte delle quali occupate dalle emergenze. Anche se arriva un paziente con idrocefalo, non possiamo aiutarlo”, ha dichiarato Kamel.
Sebbene manchino dati precisi, gli esperti sospettano un aumento dei difetti congeniti a Gaza. Affermano che le condizioni nella Striscia determinano un aumento dei difetti del tubo neurale, poiché il legame tra fame e tali anomalie è ben noto.
Carestia e malnutrizione diffusa a Gaza
Il Ministero della Salute di Gaza, ha riferito che solo il mese scorso almeno 185 persone sono morte per malnutrizione, portando il totale a 361. Secondo le stime, circa 43mila bambini sotto i cinque anni e più di 55mila donne incinte o che allattano soffrono di malnutrizione.
Madri e neonati sono particolarmente vulnerabili. I neonati corrono rischi maggiori a causa dell’estrema carenza di latte artificiale nell’enclave assediata. Gli esperti medici indicano la malnutrizione acuta come il fattore principale alla base dell’aumento delle malformazioni congenite.
Andrew Whitelaw, specialista in medicina neonatale presso l’Università di Bristol, ha affermato che la scarsità di cibo a Gaza fornisce una chiara spiegazione per l’aumento: “Non c’è dubbio che la carenza prolungata di alimenti freschi significhi che le donne incinte non assumono abbastanza acido folico, fondamentale per ridurre i difetti del tubo neurale”.
Nella maggior parte dei Paesi, gli integratori di acido folico sono una norma per le donne che pianificano una gravidanza, in quanto svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo precoce del feto. Whitelaw ha aggiunto che, oltre alla scarsità di cibo, anche lo stress estremo e la quasi totale assenza di assistenza prenatale contribuiscono all’aumento dei tassi di malformazioni congenite.
Studi precedenti hanno dimostrato che lo stress cronico aumenta i livelli di cortisolo e di altri ormoni nelle donne in gravidanza, aumentando il rischio di complicazioni e di parto prematuro. La ricerca collega inoltre l’esposizione alle tossine ambientali derivanti dai conflitti armati a tassi più elevati di malformazioni congenite.
Difetti congeniti e le nascite premature aumentati drasticamente dopo la guerra del 2014
Un’importante analisi del 2020 ha rilevato che i difetti congeniti e le nascite premature a Gaza sono aumentati drasticamente dopo la guerra del 2014. Tra il 2011 e il 2016, la prevalenza di anomalie congenite nei neonati è quasi raddoppiata, passando dall’1,1% all’1,8%.
Rosemary Townsend, consulente onorario in ostetricia presso l’Università di Edimburgo, ha osservato: “Ovunque ci siano conflitti e guerre, si registra un aumento dei difetti congeniti alla nascita”. Ha spiegato che l’interruzione delle cure prenatali, la malnutrizione e gli effetti tossici degli armamenti giocano tutti un ruolo. Townsend ha avvertito che l’intera portata dei danni potrebbe non essere ancora visibile: “Quello che stiamo vedendo ora sono bambini colpiti nove mesi fa, ancora nel grembo materno. Per i bambini concepiti durante l’attuale carestia, la situazione sarà peggiore”.
di Redazione