Gaza: un bambino ucciso ogni ora

L’organizzazione internazionale Save the Children ha riferito nel suo ultimo aggiornamento che ogni ora nella Striscia di Gaza viene ucciso un bambino, affermando che oltre 20mila bambini palestinesi sono morti e altri 21mila hanno riportato disabilità permanenti a causa dell’aggressione dell’esercito israeliano. Il rapporto indica che sono morti almeno 1.009 bambini di età inferiore a un anno.
Inoltre, secondo il Ministero della Salute di Gaza, almeno 42.011 bambini sono rimasti feriti durante il conflitto. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità riporta che almeno 21mila bambini palestinesi sono diventati permanentemente disabili, mentre migliaia di altri risultano dispersi o si presume siano sepolti sotto le macerie.
L’organizzazione ha avvertito che la carestia che si sta diffondendo a Gaza, mette a rischio di fame catastrofica oltre un milione di persone, di cui quasi la metà bambini, che rappresenta lo “scenario peggiore secondo la Fase 5 della Classificazione integrata della sicurezza alimentare”.
Secondo il Ministero della Salute di Gaza, almeno 132mila bambini sotto i cinque anni rischiano di morire a causa di grave malnutrizione e almeno 135 bambini sono già morti di fame, di cui 20 dalla dichiarazione ufficiale di carestia del 22 agosto 2025.
Pulizia etnica a Gaza
Il rapporto afferma che l’esercito israeliano, attraverso bombardamenti intensificati su Gaza, ha distrutto il 97% delle scuole e il 94% degli ospedali, uccidendo bambini che hanno sette volte più probabilità degli adulti di morire a causa delle ferite da esplosione.
Save the Children ha sottolineato che questo conflitto ha comportato crimini brutali, tra cui crimini contro l’umanità e crimini di guerra. L’organizzazione ha osservato che la Corte Internazionale di Giustizia sta attualmente esaminando se si tratti di genocidio e ha sottolineato che anche la sola possibilità di un genocidio è motivo sufficiente per un’azione immediata.
L’organizzazione ha sottolineato che tutti i Paesi sono legalmente obbligati a prevenire il genocidio e ad adottare misure decisive prima che sia troppo tardi.
Infine, Save the Children ha chiesto un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, un accesso umanitario illimitato ai bambini e alle famiglie in tutta la regione e la cessazione immediata dei trasferimenti di armi, pezzi di ricambio e munizioni utilizzati contro bambini e civili.
di Redazione