Gaza, si diffonde epidemia di poliomielite

A Gaza, dove i bambini costituiscono quasi la metà della popolazione, la catastrofe sanitaria è orribile. Più di un milione di bambini non hanno ricevuto vaccinazioni regolari dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023, dopo che le campagne di immunizzazione sono state interrotte a causa del blocco e del completo collasso delle infrastrutture sanitarie.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unicef hanno ripetutamente avvertito che la mancanza di vaccini di base, in particolare contro la poliomielite, apre le porte a un’epidemia di paralisi flaccida acuta, che lascia i bambini immobilizzati per tutta la vita. Da due anni, i bambini di Gaza vivono un incubo continuo: bombardamenti incessanti che devastano le loro case, la fame che divora i loro stomaci e questa nuova malattia, la maggior parte dei cui casi è stata finora registrata tra i bambini di età inferiore ai cinque anni. Secondo i medici, la paralisi flaccida è “un evento strano e raro”, con solo uno o due casi all’anno. Tuttavia, la guerra in corso a Gaza l’ha resa sempre più diffusa.
La paralisi flaccida è una guerra crudele
La paralisi flaccida non è una malattia nuova, ma oggi sta comparendo a Gaza dopo che l’ambiente è diventato ideale per la sua diffusione, dalla grave malnutrizione all’acqua contaminata, dalla distruzione delle reti fognarie da parte di Israele e dalla conseguente contaminazione, fino agli ospedali incapaci di ricevere i feriti. I rapporti medici indicano che i casi di paralisi flaccida sono aumentati significativamente negli ultimi mesi, con il settore sanitario incapace di fornire nemmeno i trattamenti più elementari o dispositivi di supporto respiratorio ai bambini colpiti. Questi bambini, che dovrebbero correre o giocare, si ritrovano incapaci di muovere gli arti, come se la guerra non solo li avesse uccisi sotto le macerie, ma avesse anche deciso di inseguire i loro corpi rimanenti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha documentato che oltre il 70% degli ospedali di Gaza è completamente fuori servizio, mentre il resto opera a capacità parziale. La maggior parte delle catene del freddo necessarie per la conservazione dei vaccini è andata perduta. Rapporti stranieri indicano inoltre che decine di bambini che presentavano sintomi di poliomielite non hanno potuto nemmeno sottoporsi a test di laboratorio e sono stati diagnosticati clinicamente, perché Israele impedisce l’ingresso di attrezzature e forniture mediche necessarie. Gaza è diventata una città assediata, privata dei diritti più elementari a causa delle misure arbitrarie imposte dal regime israeliano.
Gaza: dal bombardamento all’assedio
La diffusione della paralisi flaccida non può essere compresa senza fare riferimento alle politiche perseguite dall’occupazione. Israele usa ogni mezzo per liquidare i palestinesi, oltre al blocco come strumento di morte lenta. Quando i bambini vengono privati di cibo, vaccini e acqua pulita, i loro piccoli corpi diventano un altro campo di battaglia. Il Guardian ha citato esperti sanitari che hanno affermato che la situazione attuale ricorda tragedie storiche in cui la salute veniva usata come arma di guerra, come in Iraq dopo gli anni ’90, dove il blocco portò al ritorno di epidemie che il mondo pensava di aver debellato. La scena odierna a Gaza è una ripetizione dello stesso crimine, ma con un silenzio internazionale ancora più sfacciato.
Secondo il diritto internazionale umanitario, l’accesso all’assistenza sanitaria in tempo di guerra, soprattutto per i bambini, è un diritto civile. Eppure Israele ignora questi obblighi, mentre gli Stati Uniti e i suoi alleati chiudono un occhio su queste ripetute violazioni. Proprio come Washington ha ostacolato gli sforzi della Corte penale internazionale per indagare sul genocidio, ora rimane in silenzio sulla lenta morte dei bambini palestinesi a causa di malattie facilmente prevenibili. Ironicamente, la comunità internazionale si è mobilitata per affrontare la pandemia di COVID-19 a livello globale, ma sta lasciando Gaza da sola ad affrontare una doppia pandemia.
Il mondo assiste inerme
I numeri rivelano la portata della catastrofe. La Striscia di Gaza ha visto oltre 64mila morti dall’ottobre 2023, quasi la metà dei quali bambini. Centinaia di migliaia di sopravvissuti rischiano la disabilità permanente a causa della paralisi flaccida e della malnutrizione. Questi bambini, di età compresa tra un mese e 10 anni, vivono senza accesso a un’istruzione adeguata, a farmaci quando si ammalano o persino a uno spazio sicuro dove giocare come i loro coetanei. In assenza di un’assunzione di responsabilità internazionale, la loro sofferenza sta diventando una realtà quotidiana.
Ciò che sta accadendo oggi a Gaza fa parte di una politica integrata volta a distruggere la società palestinese dalle sue fondamenta. Questo è ciò che l’occupazione vuole: spazzare via generazioni di cui già avverte il pericolo. Ciò che sta accadendo a Gaza è un crimine contro l’umanità, mentre il mondo assiste inerme al genocidio dell’infanzia palestinese.
di Redazione