Diritti UmaniMedio Oriente

Gaza City, parte l’invasione

Si deve risalire al 10 Agosto per comprendere quello che sta accadendo oggi. Le parole del leader dell’entità sionista Netanyahu non lasciano spazio a nessuna speranza: “Dato il rifiuto di Hamas nel deporre le armi, Israele non ha altra scelta che portare a termine l’opera per completare la sconfitta di Hamas”. L’annuncio, fatto dinnanzi la stampa estera, preconizza l’allargamento delle operazioni militari nella Striscia di Gaza: “Vinceremo la guerra con o senza il sostegno degli altri; il nostro obiettivo non è occupare Gaza City ma liberarla dai terroristi che possono ripetere le atrocità del 7 Ottobre.

Gaza City, piano approvato

Il 20 Agosto 2025, alle ore 13:34, le 14:34 locali, il ministro della Difesa Israel Katz ha approvato il piano di attacco dell’Idf a Gaza City. Con un post sul social ‘’X’’, l’esercito israeliano ha annunciato l’inizio dell’evacuazione del principale centro abitato della Striscia. Si legge: “Le truppe stanno smantellando le infrastrutture militari sopra e sottoterra, eliminando i terroristi e consolidando il controllo operativo nella zona avvisando per tempo i civili di evacuare a sud per la loro sicurezza”.

Chiamata alle armi

Saranno 60mila i riservisti richiamati a scaglioni; la maggior parte entro il 2 settembre, mentre per la seconda fase si aspetterà novembre e dicembre. Per rinvigorire la forze armate, nei giorni scorsi, si era paventata la possibilità di far arruolare ebrei residenti in Francia e Germania.

L’offensiva presentata al ministro Katz dal capo di stato maggiore, il tenente generale Zamir, è stata battezzata “Carri di Gedeone B”, lo stesso nome dell’operazione con cui l’esercito sionista ha preso il controllo del 75% del territorio della Striscia. Oltre un milione di civili palestinesi, secondo le previsioni, verrà sfollato verso il sud della Striscia, mentre l’Idf avvia l’invasione del centro abitato. Stando alle comunicazioni dell’esercito, le divisioni pronte all’offensiva sarebbero cinque.

A tal proposito, i familiari dei prigionieri detenuti a Gaza, chiedono garanzie che l’offensiva non abbia conseguenze per gli ostaggi. Purtroppo, queste garanzie si scontrano con la follia criminale di un uomo e dei balordi che lo seguono.

di Sebastiano Lo Monaco

Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi