Qabalan: “Nessuna forza sulla Terra può disarmare Hezbollah”

L’importante mufti sciita del Libano, lo sceicco Ahmad Qabalan, ha affermato che non esiste forza sulla terra in grado di disarmare il movimento di Resistenza Hezbollah, rispondendo alle precedenti dichiarazioni del patriarca Bechara Al-Rahi.
In un discorso significativo, lo sceicco Qabalan ha espresso il suo incrollabile sostegno a Hezbollah e al movimento Amal, definendo le armi della Resistenza come sacre per la difesa del Libano. “Hezbollah significa Movimento Amal, e Movimento Amal ed Hezbollah significano gli sciiti. Gli sciiti sono ogni persona libera in questo Paese”. L’eminente religioso ha condannato ogni tentativo di disarmare la Resistenza, definendo tali decisioni dannose per la sovranità nazionale e vantaggiose per gli interessi israeliani.
Qabalan: “Chi ha riconquistato il Libano non accetterà che cada nelle mani dei sionisti”
“Colui che ha riconquistato il Libano mezzo secolo fa non accetterà che questo Paese cada di nuovo nelle mani dei sionisti. Chiunque voglia Israele se ne vada. L’ambizione di Netanyahu per un Grande Israele, se mai si realizzasse, si realizzerebbe sulle macerie dei cadaveri di cristiani e musulmani”, ha aggiunto Qabalan. Il discorso ha anche evidenziato una dinamica regionale più ampia, sottolineando il ruolo fondamentale dell’Iran nel contrastare le ambizioni degli Stati Uniti e di Israele in Medio Oriente.
In precedenza, il patriarca Bechara Al-Rahi aveva affermato che “Hezbollah dovrebbe consegnare le sue armi allo Stato” e che “ha portato la distruzione in Libano impegnandosi per Gaza”.
All’inizio di questo mese, il governo libanese ha approvato gli “obiettivi” di un piano statunitense per disarmare Hezbollah, cedendo alle pressioni degli Stati Uniti e di Israele.
La resa del governo libanese
La sessione del gabinetto del 7 agosto ha fatto seguito a un’altra sessione del 5 agosto, in cui il governo libanese ha incaricato l’esercito libanese di elaborare un piano per limitare tutte le armi allo Stato entro la fine dell’anno.
Lo Stato libanese è stato sottoposto a pressioni senza precedenti da parte degli Stati Uniti, primo sponsor dell’entità sionista, affinché affronti la questione del disarmo di Hezbollah.
Intanto, Israele continua a bombardare quotidianamente il Libano, soprattutto la parte meridionale del Paese, e mantiene l’occupazione su cinque avamposti lungo il confine meridionale, violando un accordo di cessate il fuoco raggiunto in seguito a una brutale guerra israeliana durata 66 giorni tra settembre e novembre 2024.
di Redazione