Smotrich: “Seppelliremo definitivamente l’idea dello Stato palestinese”

L’annuncio è stato dato dal “falco” Bezalel Smotrich, il ministro delle Finanze israeliano con delega alla costruzione edilizia in Cisgiordania. Si tratta dell’ennesima violazione che l’entità sionista metterà in atto nell’approvazione e nel silenzio generale del mondo occidentale ormai suo complice. “Seppelliremo definitivamente l’idea dello Stato palestinese,” queste sono state le parole del messianico sionista.
“E1” è il piano edilizio rimasto silente e latente sin dai tempi di Rabin. Si tratta di un piano criminale messo su carta, che prevede 3.400 nuove abitazioni per i coloni. Questo piano tradisce anche la IV Convenzione di Ginevra ratificata anche dall’entità sionista, che determina i doveri delle potenze occupanti nei confronti dei territori occupati e di chi vi abita.
Il regime guidato dal ricercato della Corte penale internazionale, si appresta a far cadere quello che è stato, sino adesso, una sorta di tabù. Moltiplicare le abitazioni significa condannare a morte i palestinesi che abitano in quella zona, isolandoli da Gerusalemme Est e dal resto della Cisgiordania. Una trappola, detta in parole semplici, che scatterà attorno all’insediamento di Ma’ale Adumim, nell’Area C, una vasta zona della West Bank controllata dalle forze di sicurezza sioniste.
Le minacce di Smotrich
“Chiunque nel mondo stia cercando di riconoscere uno Stato palestinese riceverà da noi una riposta sul campo. Non attraverso documenti, non attraverso decisioni ma attraverso i fatti. Fatti di case, quartieri, strade e famiglie ebree che costruiscono la loro vita-.” Queste le parole di Smotrich che anticipano di una settimana la decisione finale. Il piano da sempre rinviato per via delle ripercussioni e delle pressioni internazionali ha delle implicazioni drammatiche. In questo modo lo Stato palestinese diventa impossibile.
L’odio
L’odio dimostrato dal “ministro” ha travalicato qualsiasi limite quando ha deriso i palestinesi: “Continueranno a parlare di un sogno palestinese e noi continueremo a costruire realtà ebraiche. Nessuno riconoscerà nessuno”. Una realtà che non deve meravigliare visto l’odio che viene infuso, sin dalle scuole, nei confronti degli arabi e dei palestinesi in particolare, odio che si è ormai incistato sotto la pelle degli abitanti dell’entità sionista, sempre più isolata e sempre più odiata da chi non usa i paraocchi.
di Sebastiano Lo Monaco