Takfirismo strumento di sionisti e imperialisti

Il takfirismo è presente anche in segmenti di musulmani sunniti non takfiri. Ci dispiace dirlo, ma questa è l’amara realtà. Certo, migliaia di sunniti non sono così; sono nostri fratelli e non abbiamo nulla contro di loro. Il takfirismo si sta trasformando in un cancro all’interno dell’Islam stesso. Distorce la religione, cancella la compassione e avvelena ogni tentativo di unità.
Ogni volta che qualcuno cerca di sollevare questo problema, arrivano accuse di settarismo e fitna. Ma questo non è settarismo. Questo è affrontare una verità reale e vissuta. Il problema non si limita a discussioni online o sermoni offensivi. Si è tradotto in uccisioni di massa, rapimenti e una campagna sistematica per cancellare l’identità di altre sette, demonizzare i movimenti di Resistenza e terrorizzare chiunque non si conformi alla loro ristretta visione del mondo. Questa setta è ormai diventata uno strumento, consapevolmente o inconsapevolmente, dei programmi sionisti e imperialisti. Combatte la Resistenza, mette a tacere il messaggio dell’Islam e difende i rappresentanti di Israele, pur sostenendo di rappresentare la Ummah. Se non la smascheriamo e non la affrontiamo con piena chiarezza, continuerà a divorare l’anima dell’Islam dall’interno.
Takfirismo protetto dal triangolo Occidente-Israele-Arabia Saudita
Gli israeliani hanno il Talmud e lo usano per giustificare opinioni razziste, violente e disumanizzanti contro i non ebrei. La corrente wahhabita-takfirita ha Ibn Taymiyyah e si affida ai suoi scritti per giustificare odio e violenza, soprattutto contro i musulmani sciiti. La differenza tra i due è quasi inesistente in termini di ideologia. Entrambi considerano l'”altro” subumano e hanno testi o interpretazioni che demonizzano intere popolazioni. Entrambi incoraggiano la distruzione di qualsiasi cosa sia sacra per i loro nemici.
Uno chiama i musulmani maiali, l’altro chiama gli sciiti “rafidah” e peggio. Uno giustifica l’uccisione di civili palestinesi come un comando divino. L’altro giustifica l’uccisione di combattenti della Resistenza e delle loro famiglie come “shirk purificatore”. Uno promuove apertamente lo stupro, il furto e l’umiliazione delle donne arabe in nome della conquista. L’altro si nasconde dietro “fatwa” che difendono lo stupro e la schiavitù delle donne sottratte alle loro case in Siria, Iraq e Yemen.
Il sionista usa lo Stato, l’esercito e i servizi segreti, il wahhabita-takfirista usa moschee, social media e attentatori suicidi. Israele usa carri armati e attacchi aerei, il predicatore takfirista usa sermoni, coltelli e milizie settarie. Il primo ha la Cupola di Ferro, il secondo ha la teologia dell’Età del Ferro.
Entrambi sono nemici dell’umanità e hanno trasformato la religione in un’arma di terrore. Entrambi considerano bambini, donne e anziani come bersagli legittimi. E, cosa ancora peggiore, entrambi sono protetti e sostenuti dallo stesso triangolo Occidente-Israele-Arabia Saudita. Uno dall’ideologia, l’altro dal silenzio.
di Redazione