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Palestina, i Kneecap al suo fianco

Palestina – Il genocidio portato avanti dal regime sionista si scontra giorno dopo giorno con la doppia e triplice morale del mondo occidentale, che cerca in tutti modi di ignorare quanto sta succedendo nella Striscia di Gaza.

Figli di un Dio minore, i palestinesi non hanno mai goduto della simpatia e della giusta attenzione che è stata dati ai rifugiati ucraini. Il timore di inimicarsi un alleato ha fatto sì che l’Unione Europea sia rimasta alla finestra, alzando il dito in segno di rimbrotto in rare e sbiadite occasioni, sussurrando più che urlando.
Per diventare nemici di Israele basta poco, basta riconoscere la Palestina oppure, come sta accadendo ai rapper irlandesi Kneecap, proiettare sul loro palco messaggi Pro Palestina.

Irlanda e Palestina sempre unite

È la storia dell’isola di smeraldo a parlare per lei, perché il rapporto con la Palestina è stato sempre molto stretto. Tanti irlandesi sentono assonanze tra quanto accaduto alla loro nazione durante la dominazione inglese e quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza.

Non deve meravigliare che i Kneecap, rapper che denunciano con i loro testi le malefatte dei governi, sia siano fatti portavoce durante il Coachella Fest di portare avanti le istanze della Palestina. Farlo adesso e negli Stati Uniti, l’alleato principale di Israele, li ha portati alla gogna o alla ribalta a seconda di come si vuole leggere la cosa.

“Sentiamo il dovere di usare la nostra visibilità per parlare di questi eventi al Coachella; è stato importante visto che gli Stati Uniti sono il principale finanziatore e fornitore di armi ad Israele che sta commettendo un genocidio a Gaza. Come abbiamo detto dal palco, se il governo statunitense lo volesse, potrebbe fermare il genocidio in un giorno”. Parole chiare che si sono attirate le ire degli organizzatori e non solo.

Tra le voci critiche c’è quella di Sharon Osbourne, moglie di Ozzy Osbourne, organizzatrice del festival che ha dichiarato: “Le scritte Fuck Israel e Palestina Free sono un messaggio d’odio che supporta le organizzazioni terroristiche”. La risposta non si è fatta attendere con Mo Chara, uno dei rapper che ha dichiarato: “Forse dovrebbe ascoltare War Pigs, scritta da suo marito quando stava nei Black Sabbath. Più di 52mila palestinesi sono stati uccisi negli ultimi 18 mesi, oltre due milioni di persone sono state cacciate dalle loro case, chi parla dei 20mila bambini uccisi a Gaza?”.

di Sebastiano Lo Monaco

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