Hezbollah riconsidera strategie non la Resistenza

Il segretario generale di Hezbollah, lo sceicco Naim Qassem, ha sottolineato che la Resistenza Islamica affronterà tutte le sfide come progetto di liberazione e rifiuterà ogni forma di occupazione, naturalizzazione e normalizzazione.
In un’intervista rilasciata alla rivista Eqtidar Magazine, lo sceicco Qassem ha affermato che Hezbollah è un movimento potente e influente in Libano, aggiungendo che il Partito della Resistenza, in collaborazione con il Movimento Amal e tutti gli alleati, difenderà la sovranità e l’indipendenza della nazione.
Lo sceicco Qassem ha sottolineato la collaborazione con i partner nazionali per attuare il progetto di ricostruzione, rimborsare i depositanti, contrastare la corruzione, far rispettare la legge e realizzare la rinascita economica del Libano.
Sua Eminenza ha sottolineato che l’intera regione soffre a causa della tirannia degli Stati Uniti e della criminalità israeliana, aggiungendo che il Libano è minacciato dall’espansione dell’occupazione sionista, dallo sfratto dei proprietari terrieri, dalla consacrazione dell’obbedienza ai regimi e dall’inganno educativo e culturale.
La normalizzazione dei legami tra i regimi arabi e l’entità sionista tocca il Libano attraverso la questione della naturalizzazione, ha aggiunto lo sceicco Qassem.
“Ciò che è costante sono solo i principi della Resistenza, ma i mezzi per raggiungere gli obiettivi supremi possono essere negoziabili. Le nostre politiche militari ed educative devono cambiare per porre rimedio ai difetti e alle carenze della fase precedente”, ha sottolineato lo sceicco Qassem.
di Redazione