Usa vogliono scontro diretto tra esercito libanese ed Hezbollah

La questione relativa al disarmo del movimento libanese Hezbollah rimane al centro del dibattito internazionale. David Schenker, ex assistente segretario di Stato Usa per gli affari del Vicino Oriente, ha affermato giorni fa che questo sarebbe il momento migliore per disarmare Hezbollah, provocando i libanesi a impegnarsi in una lotta interna per il bene degli interessi israelo-americani.
In un articolo pubblicato dal Washington Institute for Near East Policy e intitolato “Non c’è momento migliore per disarmare Hezbollah”, Schenker ha affermato che il dialogo nazionale proposto dal presidente libanese Joseph Aoun sprecherà “l’occasione storica” di smilitarizzare la Resistenza in Libano.
“Come nei precedenti dialoghi nazionali falliti, sembra che Hezbollah stia ancora una volta adottando i colloqui come tattica dilatoria”. Schenker ha presentato l’approccio politico del presidente Aoun, impegnato a sostenere l’unità nazionale, come una strategia fallimentare che non riuscirà a disarmare Hezbollah.
L’ex diplomatico Usa, noto per le sue posizioni filo-israeliane, ha anche affermato che il discorso di Aoun sull’integrazione di alcuni combattenti di Hezbollah nell’esercito libanese è respinto dall’amministrazione statunitense e dal governo sionista.
Infine, Schenker afferma che se il governo libanese avesse persistito e intensificato i suoi sforzi contro Hezbollah, si sarebbe verificato uno scontro violento. Tuttavia, ha affermato: “Nonostante i rischi, non ci sarà mai un momento più favorevole di questo per disarmare Hezbollah, con o senza il suo consenso”.
di Redazione