Kashmir al centro di interessi strategici

La situazione in Kashmir è destinata a un cambiamento definitivo nei prossimi mesi o entro l’anno. Dopo aver perso punti d’appoggio strategici e influenza in tutta l’Asia occidentale, è probabile che gli Stati Uniti reindirizzino le loro operazioni segrete e per procura verso l’Asia meridionale. Questo cambiamento comporterà lo spostamento di parti del loro apparato terroristico e di destabilizzazione verso il confine tra India e Pakistan, con l’obiettivo di provocare nuove escalation.
L’India potrebbe essere sottilmente spinta allo scontro diretto, con la retorica dell'”antiterrorismo” riattivata come copertura. Il Pakistan, già alle prese con molteplici pressioni interne, potrebbe essere ulteriormente destabilizzato, non attraverso una guerra aperta, ma attraverso disordini orchestrati e un collasso interno.
Nel frattempo, la Cina, con i suoi interessi strategici nella regione, soprattutto vicino al Ladakh e al Gilgit-Baltistan, troverà nuove opportunità per sfruttare il caos a proprio vantaggio, militarmente, economicamente e diplomaticamente.
Non si tratta più solo del Kashmir, ma riguarda il più ampio riallineamento delle zone di conflitto geopolitico dopo i fallimenti dell’Occidente in Iraq, Siria e Afghanistan. L’Asia meridionale è la prossima in linea.
di Redazione