Onu: trasferimento forzato di civili da Gaza costituisce un crimine di guerra

L’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk, ha dichiarato che il trasferimento forzato della popolazione civile di Gaza costituisce un crimine di guerra e una grave violazione del diritto internazionale umanitario.
In una dichiarazione rilasciata venerdì, Türk ha chiesto un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza, esortando Israele a cessare l’ostruzione degli aiuti umanitari e ad astenersi da qualsiasi azione che possa costituire crimine di guerra.
Il funzionario Onu ha espresso profonda preoccupazione per la riduzione dello spazio disponibile per i civili a Gaza, che sono stati sottoposti a spostamenti forzati e ordini di evacuazione militare emessi dall’esercito israeliano dalla ripresa della sua campagna militare. Queste operazioni hanno interessato vaste aree in tutti i governatorati, inclusa l’evacuazione forzata di metà della parte settentrionale della Striscia, e hanno causato l’intrappolamento di decine di migliaia di civili a Khan Yunis e Rafah.
L’attuale offensiva militare a Gaza, segna una ripresa della brutale campagna di Israele, in seguito alla violazione del fragile cessate il fuoco di 57 giorni. L’assalto, condotto con l’esplicito supporto degli Stati Uniti, il continuo silenzio arabo e i palesi doppi standard internazionali, ha suscitato una condanna diffusa da parte degli osservatori dei diritti umani.
La dichiarazione di Türk sottolinea l’urgente necessità di responsabilità e di rispetto del diritto internazionale, poiché la popolazione civile di Gaza è sottoposta a continui sfollamenti, bombardamenti e privazioni, che rappresentano evidenti atti di punizione collettiva e crimini contro l’umanità.
di Redazione